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Economia & Lavoro

Superbonus addio, ma c'è tempo fino al 4 aprile. Ecco cosa cambia

La proroga dell'Agenzia delle Entrate per professionisti e imprese. I crediti incagliati possono essere ceduti alle partecipate della Regione

Superbonus addio, ma c'è tempo fino al 4 aprile. Ecco cosa cambia

Una buona notizia per chi è impegnato nei lavori di ristrutturazione di casa e anche per le imprese con cantieri aperti. L'Agenzia delle Entrate, infatti, ha pronto il provvedimento per far slittare la scadenza del 16 marzo sulle comunicazioni relative allo sconto in fattura e cessione del credito per Superbonus, bonus ristrutturazioni ed ecobonus.

Il termine si riferisce ai costi sostenuti nel corso del 2023 e potrebbe slittare al 4 aprile. Lo ha reso noto il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio, dopo aver ricevuto "conferme" dal ministro e dal viceministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e Maurizio Leo. La novità procedurale arriva mentre il decreto sul Superbonus viene viene approvato senza modifiche al Senato e diventa legge.

L'agevolazione al 110% rimane solo per chi ha optato per sconto in fattura o cessione del credito sui lavori certificati entro dicembre 2023. Per tutti gli altri lavori dal primo gennaio la detrazione passa al 70%. Il decreto ora convertito in legge contiene anche norme sul sismabonus e sulle barriere architettoniche, oltre ad una maggiore tutela per consentire la conclusione dei lavori ai cittadini meno abbienti: possono chiudere i cantieri con il 110% se hanno raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023 con uno specifico contributo se hanno redditi inferiori a 15mila euro.

Per quanto riguarda le comunicazioni che beneficeranno dello slittamento, professionisti e imprese avevano invocato già da settimane "un'adeguata proroga" del termine per la trasmissione all'Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, ai fini della elaborazione della dichiarazione precompilata, per agevolare una platea "innumerevole" composta da colleghi, aziende assistite e amministratori di condominio, anche in considerazione dei tempi "con cui è stato messo a disposizione il software" per effettuare l'adempimento.

Ci saranno 20 giorni in più per poter provare a individuare "al fotofinish" soggetti cessionari disponibili ad acquistare i crediti. E proprio in questo ambito arriva anche una buona notizia per i cittadini piemontesi: in Piemonte è infatti al via la possibilità di cedere ai prezzi di mercato i crediti incagliati - per esempio quelli legati a superbonus, ecobonus, sisma bonus, bonus ristrutturazione, e bonus facciate - alle società partecipate della Regione. I soggetti titolari di crediti fiscali dal 23 febbraio potranno iscrivere il credito sulla piattaforma informatica SiBonus di Infocamere, affinché gli enti pubblici economici e le società partecipate del Piemonte possano valutare la possibilità di acquisirli.

La Regione ha firmato infatti un accordo quadro con Unioncamere Piemonte e l'Ordine dei Commercialisti del Piemonte per favorire il trasferimento dei crediti fiscali alle sue partecipate che controlla, o ad altri soggetti controllati dagli enti locali del Piemonte. L'uso della piattaforma prevede il pagamento di una commissione solo nel caso di perfezionamento della cessione. 

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