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Lavoro
04 Marzo 2024 - 10:30
E' ancora allarme per il lavoro, a Torino e in Piemonte. A gennaio si è registrato un boom della cassa integrazione, probabilmente spinto dalla situazione di Stellantis e del suo indotto. Ma la situazione preoccupa le imprese artigiane.
Confartigianato ha diffuso una nota tenendo in considerazione i dati del report mensile dell'Inps: a gennaio 2024 si registra un aumento del 62,33% rispetto allo stesso mese del 2023 (si passa da circa 1,3milioni a circa 2,1 milioni) per le ore di cassa integrazione ordinaria.
Per quanto riguarda, invece, le ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a gennaio 2024 si registra un aumento del 48,06% rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell’anno precedente (si passa da circa 802mila a circa 1,2milioni).
“Le imprese artigiane che rappresentiamo – dichiara Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – sono preoccupate per lo spettro della recessione che aleggia su Torino e il Piemonte e l’aumento del numero di ore di cassa integrazione richiesta dalle imprese del nostro territorio costituisce un segnale allarmante. Tutto questo potrebbe tradursi, a breve, in minori ordini e commesse per le imprese artigiane che lavorano nella subfornitura e nell’indotto con un contraccolpo senza precedenti per le micro imprese, poco strutturate e per le partite IVA. Non è più possibile tollerare l’inerzia della politica di fronte allo smantellamento sistematico degli assets strategici del Paese, che purtroppo va a vantaggio della concorrenza estera. Si pone, quindi, un problema morale rispetto alla necessità di tutelare la sopravvivenza del sistema delle imprese italiane e del nostro territorio”.
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