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La crisi dell'auto
08 Marzo 2024 - 11:52
Quello che succederà il 12 aprile sarà molto importante, per il mondo dell’automotive ma in particolare per la città. Dopo gli annunci dei giorni scorsi, le prese di posizione riguardo una manifestazione unitaria dei sindacati - come non accadeva da quindici anni - per i lavoratori di Stellantis e dell'indotto, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri hanno comunicato la data dello sciopero, che sarà appunto venerdì 12 aprile.
Otto ore di sciopero, cui parteciperanno, oltre agli operai - a Mirafiori proprio in questi giorni è stato annunciato il prolungamento della cassa integrazione per oltre 2.200 lavoratori, dal 2 al 20 aprile -, anche gli impiegati e i quadri aziendali. Una situazione che, davvero, Torino non riscontrava da molto tempo. Dall’associazione dei Quadri dicono che lo sciopero non rientra tra le loro abitudini nelle loro relazioni sindacali, ma anche che quella passata alla storia come la Marcia dei Quarantamila - erano molti meno -, ossia impiegati e quadri che reclamavano il diritto a tornare il lavoro contro le barricate degli operai, è per l’appunto il passato.
Ora, come ha detto Fabrizio Amante, segretario regionale della Aqcfr, l’associazione quadri, «bisogna pensare al futuro dei lavoratori», anche a costo di proporre qualcosa di inedito. D’altra parte, se operai e tecnici vanno in cassa integrazione, le offerte di esodo anticipato che continuano ad arrivare - oltre 100mila euro per dare le dimissioni - investono soprattutto gli impiegati. Se Stellantis crolla, a Mirafiori, affondano tutti, non solo le tute blu. E dunque, ecco l’alleanza inaspettata per dare «un futuro non soltanto alla città, ma anche all’Italia nel suo insieme». La politica, quella silente, avrà sentito?
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