Cerca

Casi giudiziari

Elkann e Ferragni: cos'è la truffa aggravata e cosa rischiano

Perché la Procura contesta questa accusa all'influncer e agli eredi dell'Avvocato

Elkann e Ferragni: cos'è la truffa aggravata e cosa rischiano

Due casi di cronaca giudiziaria di grande clamore mediatico e un punto in comune: l'accusa. Si va dal caso di Chiara Ferragni, l'influencer finita nel mirino dell'Antitrust e poi delle procure per la vicenda del pandoro Balocco inserito in una campagna benefica, a quello dei fratelli Elkann, su cui proprio in queste ore c'è stata una clamorosa svolta. Ma vediamo nel dettaglio.

Il punto in comune è l'accusa di truffa aggravata. Ma di cosa si tratta? E cosa rischiano gli accusati? La truffa, spiegano gli avvocati di "Avvocato360°", avviene "portando un soggetto a compiere una certa azione; con una omissione, per esempio quando la vittima non chiede la restituzione del credito di cui ha diritto, in quanto convinta che sia ormai prescritto; attraverso un contatto o negozio giuridico". Deve presentarsi l’artifizio (ossia simulazione di circostanze inesistenti, oppure esistenti, ma in ogni caso viene modificata la realtà) o il raggiro.

Sul reato di truffa, il Codice Penale, articolo 640, recita testualmente: "Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno". La pena, in caso di condanna, è "la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 51 euro a 1.032 euro".

La truffa aggravata, secondo il secondo comma dell'articolo 640, si configura se il fatto è commesso a danno dello Stato o di un altro ente pubblico; ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l'erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell'Autorità. Oppure, viene precisato, sfruttando le debolezze altrui.

Nel caso di Chiara Ferragni, avevano rimarcato alla Procura di Milano dove è aperto il fascicolo, l'aggravante consisterebbe nella circostanza per cui la campagna pubblicitaria ingannevole era abbinata a un progetto benefico per bambini malati. 

Per i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, la truffa ai danni dello Stato si configura per la sottrazione a tassazione di parti dell'eredità della nonna, Marella Agnelli, facendo figurare la sua residenza in Svizzera. Circostanza non rispondente al vero, secondo la Procura di Torino.

La truffa aggravata è punita con pene aumentate, quindi con la reclusione da 1 a 5 anni e multa da 309 a 1.549 euro. Ma la prescrizione si consuma in appena sei anni, dunque in questo lasso di tempo serve raggiungere una sentenza definitiva.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.