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L'INTERVISTA

Zangrillo: «Il partito di Berlusconi in buona salute. Puntiamo a una crescita esponenziale»

Parla il ministro per la Pubblica Amministrazione e segretario regionale di Fi

Paolo Zangrillo

Paolo Zangrillo

Non nasconde una certa soddisfazione, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e segretario regionale di Forza Italia, Paolo Zangrillo, nel parlare della “nuova primavera” del partito del Cav.
Ministro, secondo a cosa dobbiamo questo rinnovato interesse?
«Silvio Berlusconi ci ha lasciato una solida eredità politica. Il risultato dell’Abruzzo, come pure quello ottenuto in Sardegna - nonostante la sconfitta di misura di Truzzu - dimostrano che il berlusconismo è vivo e in salute. I principi e gli ideali che da trent’anni tengono insieme la nostra coalizione sono un valore aggiunto che permettono a Forza Italia di essere anche in questa nuova stagione politica un punto di riferimento per tutti i moderati».
Il sorpasso della Lega è a portata di mano anche in Piemonte?
«Guardiamo alle prossime elezioni con l’obiettivo di accrescere il consenso di Forza Italia, e quindi di tutto il centrodestra. La competizione non è verso gli alleati, piuttosto sugli avversari: lavoriamo per ribadire il nostro ruolo di casa dei moderati, centro del centrodestra, in una fase storica in cui lo spazio politico tra Fratelli d’Italia e la sinistra è davvero enorme e le opportunità di crescita di Forza Italia sono esponenziali».



Tajani punta a superare la soglia psicologica del 10%
«Sono convinto che il traguardo sia raggiungibile. Dipende tutto da noi: dobbiamo moltiplicare gli sforzi per essere ancora più presenti sul territorio, in un confronto continuo con i cittadini per interpretare al meglio le loro esigenze ed esprimere una classe politica dirigente all’altezza delle sfide. Se sapremo proporre agli elettori candidati riconoscibili per le loro qualità, competenti e capaci di far accadere le cose, credo proprio che potremo raggiungere, se non addirittura superare, quel risultato».
La crescita di Forza Italia potrebbe attrarre il Terzo Polo al perimetro della coalizione?
«Il perimetro di Forza Italia è quello tracciato nel 1994 da Berlusconi con la sua discesa in campo. Siamo un partito moderato, di centro; da trent’anni i nostri valori liberali, cattolici, garantisti e atlantisti ci contraddistinguono in modo netto. Quella del Terzo Polo è stata una esperienza fallimentare, perché non si costruisce una alleanza su convenienze elettorali. Il segreto del successo del centrodestra è proprio quello di non essere un cartello elettorale, ma una coalizione che poggia su idee e principi condivisi, quelli che ci rendono affidabili agli occhi degli elettori. Ora, con la scomparsa definitiva del Terzo Polo, abbiamo la possibilità di attrarre quei cittadini che, pur non riconoscendosi nei partiti tradizionali, vedono in noi la vera casa dei moderati».

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