Cerca

IL REPORTAGE

All’Environment Park il futuro è già realtà: emissioni 0 nel 2030

Il polo delle tecnologie sostenibili punta a espandersi e aspetta l’arrivo della prima auto a idrogeno della Toyota

La centrale idroelettrica dell'Environment Park

La centrale idroelettrica dell'Environment Park

I tetti ricoperti di piante, una piccola centrale idroelettrica che produce energia usando la forza della Dora, i pannelli fotovoltaici, le sale riunioni inondate di luce e i materiali eco sostenibili. Tutto, ma proprio tutto, all’Environment Park di Torino sembra parlarci del futuro. Ed è da qui che parte una sfida ambiziosa alla transizione ecologica. «Entro il 2030 puntiamo a raggiungere l’obiettivo emissioni 0» fa sapere il presidente Giacomo Portas mentre - con fierezza - ci accompagna negli spazi verdi dell’Envi Park. Da oltre 20 anni le aziende all’interno dell’hub fanno innovazione sotto il segno della sostenibilità, e ora si pensa di estendere ulteriormente il perimetro del parco. Pare infatti che siano già in corso delle interlocuzioni con Ferrovie dello Stato per acquisite il terreno dismesso lungo corso Principe Oddone e poter ampliare l’offerta, che già oggi conta al suo interno oltre 60 imprese e mille dipendenti, per un perimetro di 600mila metri quadrati.



«Consumare meno e consumare meglio, questo è il nostro motto» spiega il presidente Portas e - volutamente - non parla da tecnico. «Basta usare termini lontani dalle persone. Facciamo qualcosa di concreto e cambiamo l’approccio al tema della transizione ecologica - prosegue -. Prendiamo ad esempio la racconta differenziata. Quanto è stata introdotta in Italia sembrava una sfida insormontabile. E invece, con la giusta comunicazione e grazie alla partecipazione di tutti, ora è una prassi comune. Nessuno penserebbe mai di buttare l’immondizia tutta insieme nello stesso posto». Allo stesso modo, anche la battaglia agli inquinanti si può vincere. «Capendo che è una cosa che, nel nostro piccolo, riguarda tutti». Nel frattempo, poi le aziende faranno il loro dovere per traghettare le città nel futuro; la centrale idroelettrica continuerà a produrre energia e all’Environment Park arriverà anche una macchina a idrogeno marchiata Toyota. «Lavoriamo molto sulla filiera dell’idrogeno» sottolinea Portas e ricorda come il primo motorino a idrogeno girasse all’Environment già nel 2005. A dimostrazione di come il futuro qui arrivi sempre un po’ prima che altrove. «Ci occupiamo anche di chimica verde, studio di materiali sostenibili per le costruzioni e, ovviamente, dello stoccaggio della Co2, idrocarburi responsabili dell’effetto serra». In questo senso, non solo le azioni dei singoli, ma anche la politica deve giocare la sua parte.

 Il presidente del consiglio di amministrazione dell’Environment Park Giacomo Portas, insieme all’amministratore delegato Matteo Beccuti

«Una buona parte delle emissioni di Co2 è da ricondurre a chi si reca a lavoro in auto. Perché non pensare di incentivare l’uso di mezzi pubblici green o biciclette, a carico dell’azienda?» ipotizza Portas. Dopotutto, all’Environment Park viene già offerta la colazione a chi si reca a lavoro in bici. E per chi ancora non fosse convinto che il cambiamento climatico esista e che la transizione energetica sia una priorità è nato il “corso breve di autodifesa personale contro il negazionismo climatico”. Un percorso di quattro ore, pensato per le scuole superiori affinché possano difendersi dalle fake news. «Come si fa a negare il problema? - domanda ancora Portas -. In città i bambini di oggi non vedono più la neve. È un dato di fatto». Lasciando poi l’Environment Park notiamo una scultura. È ricoperta da pannelli fotovoltaici e dotata di prese per ricaricare tablet e telefoni. All’interno si intravede un ulivo. È la tecnologia che abbraccia la natura.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.