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Il progetto
20 Marzo 2024 - 15:00
Rendering riqualificazione Eblò
Il palazzo delle iconiche finestre ad oblò che fino al 2016 ha ospitato gli uffici dell’Enel rinasce grazie un investimento complessivo che si aggira intorno ai 9 milioni di euro. In queste ore sono partiti i lavori di riqualificazione del palazzo a tre maniche e 11 piani per 11mila metri quadri di superficie, progettato negli anni ’70, che ne ripenseranno le funzioni. «L’obiettivo – ha spiegato Alessandro Mazzucco, portfolio manager di Blue Sgr – è riqualificare in ottica di sostenibilità energetica e di inclusività».
Si chiamerà Eblò e sarà un centro polifunzionale con uffici e sedi operative di aziende e spazi ristoro aperti al pubblico. Al termine del cantiere, che durerà un anno, l’edificio di corso Regina Margherita 267 offrirà ambienti lavorativi smart e personalizzabili, ideali per piccole strat-up e grandi aziende, con soluzione dai 400 a 1500 metri quadri e spazi da 160 a 190 metri quadri ideali per lavorare secondo il concetto del “work-life balance”.

«Un edificio dormiente per anni – ha detto l’architetto Emanuele Pessione dello studio Pession Associato – che valorizzeremo partendo dall’ingresso» con la realizzazione di una nuova scala e l’eliminazione della pensilina ed «le hall del piano terra e del primo piano che porteranno alle zone comuni». Non mancheranno infatti una caffetteria di fronte alla reception, un ristorante, una palestra al piano interrato aperte a tutti e una sala polivalente; un mix di ambienti che mirano a creare un ambiente organico.

Eblò, nome che gioca proprio fra la E di Enel e gli oblò che caratterizzano l’edificio, «è pensato per favorire la produttività – ha sottolineato Beppe Caruso, Ceo di Immogroup – grazie anche ai servizi aperti al pubblico». Un simbolo di rinascita urbana, un progetto «importante per il territorio – ha commentato il presidente della Circoscrizione 4 Alberto Re – e per la città, che ha bisogno di questi spazi innovativi».
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