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IL CASO
26 Marzo 2024 - 10:40
Militari a Torino nei pressi di Porta Nuova
Stazioni, piazze, luoghi di culto. Così come le altre grandi città, anche Torino si prepara a una Pasqua blindata. Gli echi del massacro di Mosca arrivano ovviamente nel nostro Paese, Mole compresa, ed ecco che le festività pasquali finiscono sotto la lente d’ingrandimento del Viminale. Proprio ieri, il ministro Matteo Piantedosi ha presieduto la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, insieme alla polizia e alle agenzie di informazione e sicurezza. La decisione? Proseguire «l’attività di monitoraggio anche sul web - spiega il Ministero - per l’individuazione delle eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale».
Attività che in Italia, dal 7 ottobre a oggi, ha permesso di espellere dal Paese 47 persone considerate pericolose per la sicurezza nazionale. «Anche in vista delle prossime festività è stata disposta un’intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo - conclude il Ministero - da parte della polizia con la pianificazione di specifici servizi operativi, fissi e dinamici, riservando la massima attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone, nonché a tutti gli obiettivi sensibili». E le grandi città hanno già recepito le indicazioni. Milano, ad esempio, aumenterà i controlli dopo un vertice in Prefettura. E Torino? «Aspettiamo le indicazioni da Roma - spiega il questore, Vincenzo Ciarambino - pur sapendo che tutti gli anni a Pasqua l’allerta è più alta. Non solo a Torino, ma anche nelle altre grandi città italiane. Per fortuna, il grande dispiego di forze dovuto a “Strade sicure” ci permette già da tempo di effettuare maggiori controlli. Presteremo attenzione in particolare alle manifestazioni». A proposito di controlli, aPorta Nuova sono spuntati nuovi tornelli come quelli che già ci sono a Roma, Milano e Napoli. Entreranno in funzione entro fine anno.
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