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La proposta

"Pane al pane": presentata a Torino la petizione per distinguere il vero pane da quello con polveri di insetto

Un'iniziativa avviata dall'europarlamentare Gianna Gancia volta a tutelare la storia e la tradizione di questo prodotto

La presentazione della raccolta firme a Torino (Facebook)

La presentazione della raccolta firme a Torino (Facebook)

L’europarlamentare Gianna Gancia ha avviato una petizione chiamata “Pane al Pane” a Torino. Questa iniziativa, presentata al Parlamento europeo a luglio del 2023, mira a chiarire la denominazione del pane in tutti i Paesi dell’Unione europea. L’obiettivo principale è distinguere il pane tradizionale, preparato con farine di origine vegetale, acqua, sale, agenti lievitanti e ingredienti alimentari tradizionalmente utilizzati prima del 15 maggio 1997, da varianti che utilizzano ingredienti non convenzionali, come la polvere di grilli.

L’idea alla base di questa petizione è semplice: chiamiamo le cose con il loro nome. Gianna Gancia sottolinea che il pane dovrebbe essere pane, la carne dovrebbe essere carne e il miele dovrebbe essere miele. Altri prodotti non dovrebbero essere chiamati come quelli tradizionali. Tuttavia, la petizione non intende limitare l’innovazione nel settore della panificazione. Piuttosto, si propone di garantire che i cittadini, in veste di consumatori, siano informati sulla composizione dei prodotti che acquistano per sé e per le loro famiglie.

La campagna di raccolta firme, presentata ieri a Torino, si svolgerà da aprile a giugno 2024 e il materiale informativo sarà disponibile su un sito internet dedicato. Gianna Gancia sottolinea che il futuro del pane va oltre il semplice alimento: è un simbolo di identità, storia e tradizione che continua a unire le persone e a celebrare la cultura italiana. Firmare la petizione è un passo importante per garantire la chiarezza e l’informazione riguardo ai prodotti che fanno parte della nostra quotidianità.

In conclusione, la petizione “Pane al Pane” rappresenta un impegno per preservare la tradizione e la qualità del pane, mentre si tiene conto delle nuove tendenze e delle esigenze dei consumatori. È un passo verso una maggiore consapevolezza alimentare e una scelta informata da parte di tutti noi.

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