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Torino diventa capitale delle pari opportunità: ecco perché

Un appuntamento che si è tenuto per la prima volta in Italia, proprio sotto la Mole

Si sono tenuti al grattacielo della Regione i primi Stati generali delle pari opportunità

Si sono tenuti al grattacielo della Regione i primi Stati generali delle pari opportunità

Torino capitale delle pari opportunità, in un evento storico perché ieri, per la prima volta in Italia, si sono tenuti gli Stati generali delle Commissioni regionali sulle pari opportunità. Al 41esimo piano del grattacielo della Regione Piemonte, nella sala trasparenza, i delegati di dieci regioni - Veneto, Lombardia, Trentino, Friuli, Toscana, Abruzzo, Umbria, Marche, Calabria e ovviamente il nostro Piemonte - hanno fatto il punto sulla parità di genere in Piemonte ma anche nel resto d’Italia. Molto è stato fatto, ma tanto resta ancora da fare. «Crediamo fortemente che questo evento rappresenti un primo cambio di passo. Ma avremo compiuto la nostra missione il giorno in cui non ci sarà più bisogno di una commissione per le pari opportunità, perché vorrà dire che in Italia le pari opportunità saranno una cosa concreta», ha sottolineato Maria Rosa Porta, presidente della Commissione regionale pari opportunità. Per il debutto, gli Stati generali hanno scelto il Piemonte. «Una regione che per le pari opportunità ha fatto molto, ad esempio investendo un milione di euro per la “certificazione di genere” alle aziende. Che dovrà essere un requisito fondamentale», ha sottolineato l’assessora Chiara Caucino.

Buone pratiche nel settore pubblico e privato, nel mondo dell’istruzione e della formazione. E poi le proposte operative finalizzate a dare sempre più voce alla cultura dell’inclusione nei tavoli di governo e regioni. Questi i temi nella due giorni di lavoro, che vedrà un seguito ancora oggi al Circolo dei lettori. «Quando il 12 luglio scorso abbiamo fatto lo statuto - racconta Dusy Marcolin, presidente della Commissione per il Friuli - la richiesta che abbiamo fatto al ministro Roccella è stata chiara: noi vogliamo contare, vogliamo esserci». Nel corso dell’evento c’è stato spazio anche per un premio speciale: a riceverlo, Carlo “Mastino”, 71 anni, carabiniere del Ros in pensione che il 12 marzo scorso salvò una donna dal brutale pestaggio del suo ex compagno (poi arrestato) a Novi Ligure. A premiarlo, l’assessora Caucino. «Non sono un eroe. Lo rifarei se ricapitasse, ma spero non succeda più. Quell’uomo poteva ucciderla», ha detto “Mastino”.

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