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L'assemblea degli azionisti Stellantis
16 Aprile 2024 - 17:40
A Mirafiori si annuncia altra cassa integrazione per oltre 2mila lavoratori fino a maggio, ma John Elkann festeggia: "Un anno fantastico per Stellantis". Mentre il ceo Carlos Tavares, pure tra le critiche degli investitori, incassa l'ok al suo maxi stipendio che giustifica così: "Io sono come un pilota di Formula 1".
Sono questi i contenuti emersi dall'assemblea degli azionisti di oggi, ad Amsterdam, che una crudele casualità - davvero? - ha fatto coincidere con il momento degli annunci dello stop alla fabbrica da parte dei sindacati. “Il 2023 è stato un anno caratterizzato da nuovi progetti e importanti risultati per Stellantis - ha detto John Elkann -. La nostra missione di fornire a tutti una libertà di mobilità pulita, sicura e conveniente non è mai stata così importante e la capacità di recupero dei nostri colleghi, sotto la guida di Carlos Tavares, ha fatto la differenza. La loro determinazione è ciò che voglio sottolineare oggi: la determinazione di Stellantis a dare un contributo positivo al mondo, sia che si tratti di ridurre in modo permanente il nostro impatto sull'ambiente, di costruire luoghi di lavoro più inclusivi o di sostenere le nostre comunità”.
Il discorso di Elkann è stato molto incentrato sulla politica green del Gruppo: “I nostri tre Paesi fondatori, Francia, Italia e Stati Uniti, giocheranno un ruolo importante nel processo di adattamento e trasformazione in un'azienda tecnologica di mobilità sostenibile con i loro patrimoni unici di competenze, abilità manifatturiera e passione per la qualità dei prodotti. Guardando avanti sono fiducioso che, favoriti dalla nostra diversità, continueremo a guidare il modo in cui il mondo si muove. Carlos e il suo team sono determinati. Mai come ora continuiamo a sviluppare innovazione. E in tutto il mondo condividiamo la stessa cultura competitiva per soddisfare i nostri clienti, che continuano a crescere. Stellantis rimarrà in una posizione vincente mentre continueremo a creare il futuro della mobilità”.
Quanto a Tavares, lui ha voluto sottolineare che questo 2024 sarà "un anno di sfide", inserendo "il costo della forza lavoro" in quelli che lui chiama "venti contrari". E ha spiegato che nel corso dell'anno, Stellantis presenterà nuovi modelli, portando a 48 il totale dei veicoli elettrificati per i quattordici marchi del Gruppo.
"Il mio stipendio è legato ai risultati del Gruppo, come quello di un calciatore o di un pilota di Formula 1" ha detto anche Tavares in relazione alla sua remunerazione, che nei giorni scorsi era stata criticata da alcuni proxy advisor, ossia i consulenti degli investitori. Critiche che non hanno cambiato l'andamento del voto dei soci, che ha approvato con il 70,2% dei voti lo stipendio del management. Tavares incasserà dunque uno stipendio che, fra paga base e bonus, arriverà a 26,5 milioni di euro (+55%), cui aggiungere i pacchetti azionari e i trattamenti pensionistici differiti nel tempo che portano il totale della cifra a circa 36 milioni di euro. Per John Elkann, in qualità di presidente, poco più di 900mila euro di paga base, più bonus e benefits di varia natura, per un totale di 4 milioni e rotti.
Ma John Elkann, in qualità di primo azionista con Exor, beneficerà del ricco dividendo di Stellantis, ossia 1,55 euro ad azione, per un totale di 4,7 miliardi di euro di dividendi per tutti gli azionisti. L'assemblea ha anche approvato i conti finali del 2023, con ricavi netti saliti del 6% a 189,544 miliardi di euro e un utile netto aumentato dell’11% a 18,625 miliardi. Quindi, considerando che Exor possiede oltre 449 milioni di azioni (il 14,4% del capitale), il calcolo è presto fatto: 696 milioni e rotti, quando erano 600 l'anno prima, 475 nel 2021 e 140 nel 2020. Da Exor i dividendi passano alla Giovanni Agnelli BV, che ne possiede il 52,9%, ergo circa 370 milioni di euro. Agli operai in cassa, invece, 1.150 euro al mese.
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