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TEATRO TORINO

Il rapimento di De Andrè e Dori Ghezzi nello spettacolo al Teatro Studio Bunker

L'Accademia dei Folli celebra il cantautore genovese raccontando la storia del suo rapimento

Lo spettacolo Hotel Supramonte al Teatro Studio Bunker dal 18 al 21 aprile

Lo spettacolo Hotel Supramonte al Teatro Studio Bunker dal 18 al 21 aprile

A venticinque anni dalla scomparsa del celebre cantautore Fabrizio De Andrè, l'Accademia dei Folli del Teatro Studio Bunker rende omaggio all'artista genovese con uno spettacolo che ripercorre uno dei momenti più drammatici e sconvolgenti della sua vita: il rapimento in Sardegna per mano dell'Anonima Sequestri. Era il 29 agosto 1979 quando De Andrè e la sua compagna Dori Ghezzi vennero portati via dalla loro casa immersa tra le campagne di Tempio Pausania.

Dopo quattro lunghi mesi di prigionia, vissuti lontano da tutti, in un bosco, al freddo, legati a delle catene e sotto la sorveglianza dei loro sequestratori in attesa del pagamento del riscatto, i due vennero rilasciati e, nonostante la prova durissima, De Andrè trovò la forza di scrivere la canzone Hotel Supramonte, in cui provò a descrivere a parole le sensazioni di quel terribile periodo.  

Proprio da questa canzone prende il nome lo spettacolo che andrà in scena dal 18 al 21 aprile, al Teatro Studio Bunker di Torino, grazie all'Accademia dei Folli. Lo spettacolo, organizzato con la direzione artistica di Carlo Roncaglia ha al suo centro la storia del rapimento che si intreccia, però, al racconto delle storie dei personaggi più cantati da De Andrè, i cosiddetti "ultimi". A fare da contrappunto alla narrazione di Giovanna Rossi su testo di Roncaglia ed Eleonora Sottili ci sono, naturalmente, le canzoni di De Andrè, che saranno suonate dal vivo da Carlo Roncaglia, Andrea Cauduro e Paolo Demontis.



Hotel Supramonte è uno spettacolo imperdibile per tutti gli amanti del cantautore italiano e non solo: «È la storia di tutte le storie, e di chi le ha sapute cantare, infilare una nell'altra come gli anelli di una catena che in una notte d'agosto gli legavano i polsi», si legge sulla locandina dello spettacolo.

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