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PRIMO MAGGIO A TORINO
29 Aprile 2024 - 21:00
Primo maggio a Torino
Nel primo maggio 2024 di Torino c’è tanta voglia di riscatto e l’ombra lunga delle decisioni di Stellantis. «Ci sono tante incognite per il futuro di Mirafiori, che versa in uno stato di assoluta paralisi» ha ricordato Gianni Cortese, segretario generale Uil Torino e Piemonte, in occasione della conferenza stampa di presentazione delle iniziative. «Serve un modello di largo consumo per garantire l’occupazione» ha aggiunto Cortese. «Sulla manifestazione pesano le incertezze su Stellantis e l’automotive torinese, ma tutto il sindacato, come ha evidenziato la manifestazione unitaria del 12 aprile, è schierato a fianco dei lavoratori che chiedono certezze e garanzie per il futuro» gli fa eco il segretario della Cisl Domenico Lo Bianco.
«A Torino il reddito medio è sotto i 25mila euro, 10mila in meno rispetto a quello di un lavoratore lombardo» spiega, dal canto suo, Gabriella Semeraro, segretaria della Cgil Torino. «Aumentano i poveri anche con un lavoro, peggiora la condizione delle famiglie con un lavoratore dipendente l’incidenza raggiunge il 9,1% dell’8,3% del 2022 e riguarda 144mila famiglie. A Torino sono 80mila i disoccupati e 412mila gli inattivi» conclude.
Il corteo
A Torino si svolgerà il tradizionale corteo nel centro città, che quest’anno cambierà percorso a causa dei lavori per la risistemazione di via Po. La manifestazione partirà alle 9 da piazza Vittorio Veneto, percorrerà lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale dei Partigiani, piazza Castello e si concluderà alle 11 in piazza San Carlo. Il comizio conclusivo a nome di Cgil, Cisl e Uil sarà tenuto da Cortese e sarà preceduto dall’intervento di un rappresentante della Gioc (Gioventù Operaia Cristiana), di un delegato della Cisl Fp che lavora all’Ospedale Mauriziano, di una delegata della Uiltucs impiegata presso il Carrefour e di un delegato della Fiom, che lavora agli Enti Centrali di Mirafiori. Iniziative in tutte le province per celebrare l’appuntamento annuale all’insegna dei diritti dei lavoratori.
«Pacifica e inclusiva»
«Che sia una manifestazione inclusiva e pacifica», l’appello di Cgil, Cisl e Uil Piemonte. «Vorremmo che si parlasse del Primo Maggio per i contenuti e non per episodi incresciosi che vorremmo non turbassero il clima della manifestazione» ha sottolineato Cortese. «C’è spazio per tutti e speriamo che si possa manifestare pacificamente e ricordare il valore del lavoro». Anche per Semeraro, «il tema della pace che caratterizza il primo maggio si deve esercitare anche nel corteo». E ancora Lo Bianco: «Siamo in stretto contatto con la Questura, non ci sono segnalazioni qualificate, quindi sarà un primo maggio partecipativo e inclusivo. Auspichiamo un giorno di festa e di speranza che abbraccia un po’ tutta la città e speriamo in una forte partecipazione».
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