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La petizione

Mirafiori raccoglie 600 firme per chiedere sicurezza: «Servono più pattuglie»

L'appello alla polizia municipale e al Comune - L'assessore: «Sono disponibile a incontrare i cittadini»

Mirafiori raccoglie 600 firme per chiedere sicurezza: «Servono più pattuglie»

«Vogliamo più pattuglie e uffici mobili della polizia municipale a Mirafiori Sud: nel quartiere si sente un problema di sicurezza».

A lanciare l’appello sono oltre 600 residenti che hanno firmato la petizione lanciata lo scorso autunno da due avvocati che vivono in zona, Guido Celoni e Antonio Bovino. E che, al momento, non ha ancora prodotto i risultati sperati dai promotori: «Nel giro di poco tempo abbiamo raggiunto un risultato considerevole - riferisce l’avvocato Celoni - Soprattutto nella zona che da qualche anno è rimasta senza presìdi di sicurezza». Cioè quella attorno a via Plava, dov’è stata chiusa la caserma dei carabinieri, e a via Morandi, che ospitava il comando dei vigili urbani.

«A sentire questo problema sono soprattutto gli anziani, che sono anche le persone con maggiore difficoltà a spostarsi - prosegue Celoni - Per questo abbiamo chiesto di allestire degli uffici mobili della polizia municipale come fatto di recente dal Comune di Chieri e di potenziare i pattugliamenti, sia diurni che serali».

L'avvocato Guido Celoni


I firmatati hanno anche suggerito delle possibili sedi per la presenza stabile di pattuglie, nel giardino Ravera (via Farinelli) e nell’area verde Geymonat (via Plava).

Sul tema ha replicato subito il comando territoriale della polizia locale: in una lettera, inviata prima di Natale, ha rivendicato la presenza di agenti per sette ore al giorno nella sede di strada comunale di Mirafiori Sud (dal lunedì al venerdì) e 1.138 servizi svolti nelle zone di Mirafiori e Santa Rita nel corso del 2023: «Non abbiamo nulla contro il comando di polizia municipale e lo ringraziamo per il prezioso lavoro svolto dagli agenti - riflette ancora il promotore della petizione - Però noi chiediamo una presenza più capillare e un maggiore presidio su strada, in modo da garantire sicurezza: il timore è che la situazione peggiori ulteriormente, come già successo in altri quartieri torinesi».

Per questo Celoni e gli altri promotori hanno insistito nelle loro richieste e si sono rivolti direttamente all’assessore competente, Gianna Pentenero: «Le abbiamo chiesto un incontro per trovare una soluzione politica al problema, dando fine aprile come termine per organizzare l’appuntamento. Ma non sono arrivate risposte: l’impressione è che ci sia disinteresse da parte del Comune». Da Palazzo di Città negano e replicano che si sono tenuti incontri sul territorio con il presidente della Circoscrizione e riunioni del Comitato sulla sicurezza pubblica specifiche su Mirafiori. E l’assessora Pentenero si dichiara «disponibile a incontrare» i promotori della petizione.

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