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LA KERMESSE LIBRARIA

«Il Salone vola alto». E’ il debutto di Annalena Benini

La direttrice interviene sul caso Liguria. «Andiamo avanti con gli impegni presi con la regione ospite»

Annalena Benini

Annalena Benini

Da uno scatolone mezzo vuoto si intravede una pila di libri dalla copertina blu. In cima sbuca “Gli arancini di Montalbano” di Andrea Camilleri. Poco più in là, ci sono dei barattoli aperti di vernice fresca. Mentre tutto intorno si muove il popolo del Salone del Libro di Torino. Quella macchina silenziosa (e operosa) che permette ogni anno di aprire le porte della kermesse al mondo. Alla vigilia del taglio del nastro fervono i preparativi. C’è una ragazza che dipinge animali fantastici sulle pareti del nuovo Padiglione 4, che sarà dedicato alle scuole. Un’altra è impegnata a impilare dei volumi su un tavolo. «Non è bellissimo?» commenta la direttrice editoriale Annalena Benini, accompagnando i giornalisti tra i Padiglioni, nel giro di un Salone in divenire.


«Sarà il salone più grande di sempre» commenta Benini emozionata, ma si dice tranquilla «Abbiamo un programma ricco e di qualità. Sento forte la voglia di incontrarsi e di volare alto con i pensieri». L’augurio è che possa essere un evento «sano», così come lo è la città, aggiunge Benini e non sfugge a chi le domanda come gli scandali che hanno coinvolto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, possano incidere sulla manifestazione. «Abbiamo appreso quanto stava accadendo dai giornali con dispiacere, ma i nostri impegni con la regione Liguria non sono minimamente cambiati» assicura la direttrice. Sulla stessa linea anche il presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro, Silvio Viale. Eppure, passando di fronte allo stand della Regione Liguria, con i disegni delicati dai colori pastello alle pareti, il pensiero va agli scandali.

DA ELIZABETH STROUT A GINO PAOLI, GLI APPUNTAMENTI DI OGGI

 

Un Salone del Libro tutto nuovo, che cambia in parte anche le sue liturgie. Come l’inaugurazione che non sarà all’Oval, ma all’Auditorium. Da subito un calendario di appuntamento, a cominciare dalla Lectio inaugurale di Elizabeth Strout, Premio Pulitzer, con “L’inizio molto lento della mia carriera molto veloce”, appuntamento alle 14 nella Sala Oro dell’Oval.

Alle 15.45 c’è Alessandro Orsini con il libro “Ucraina/Palestina”, nella Sala Rossa del Padiglione 1. Alle 17, in Sala Oro, Roberto Vecchioni nelle vesti di romanziere con “Tra il silenzio e il tuono”. Alle 18, Gino Paoli nella Sala Rossa del Padiglione 1 per “La Liguria dei cantautori”. Sono solo i primi appuntamenti di un programma che tra gli ospiti internazionali il Nobel Orhan Pamuk, Abdulrazak Gurnah e Salman Rushdie, quest’ultimo tornato in Italia dopo l’attentato. Saranno presenti anche autori come Yu Hua, Eshkol Nevo e il re del thriller Joel Dicker. Don Winslow chiude la sua carriera di scrittore per impegnarsi contro il ritorno di Donald Trump. Tra gli italiani, spiccano Gianrico Carofiglio, Silvia Avallone, Erri De Luca e Alessandro Baricco, in ripresa dopo una grave malattia.

Per il programma completo si rimanda al sito del Salone (www.salonelibro.it).

Nel frattempo prende forma anche il bosco degli scrittori. «Siamo partiti con il piede giusto» fa sapere Piero Crocenzi amministratore delegato del Salone Internazionale del Libro Srl e assicura che quest’anno anche la gestione delle file per partecipare agli eventi sarà più funzionale. «Serve resistenza fisica per visitare tutto il Salone» gli fa eco la direttrice. «Scarpe comode e buon Salone a tutti» conclude.

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