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IL REPORTAGE

Viaggio nel cantiere del Teatro Nuovo: così rinasce il grande palco del balletto

Ventotto milioni di euro per creare un moderno hub delle arti performative. Fine lavori nel 2026

Dentro il cantiere del Teatro Nuovo di Torino

Dentro il cantiere del Teatro Nuovo di Torino

Progettato nel 1939 da Sottsass, il Teatro Nuovo di Torino vanta uno dei palchi più grandi d’Europa. Ideale per le compagnie di balletto, il teatro ha vissuto stagioni gloriose e si prepara a tornare ai fasti del passato sotto la forma di un moderno hub delle arti performative. L’investimento economico previsto per far tornare il Teatro a nuova gloria è stimato in 28 milioni di euro. I lavori sono appena cominciati e - in occasione della visita del commissario dell’Unione Europea Paolo Gentiloni - è stato possibile visitare l’interno dello stabile.

Dal punto di vista edilizio l’intervento prevede la rifunzionalizzazione della sala teatrale esistente e dei suoi spazi accessori, il miglioramento dei requisiti energetici dell’edificio e l’adeguamento alla normativa di prevenzione incendi. Al termine del cantiere la platea conterà 1.500 posti a sedere. Anche l’acustica ne risulterà di molto migliorata rispetto al passato. «Dobbiamo inazitutto modificare l’inclinazione della sala» spiega Davide Ceraso della Scr Piemonte (stazione appaltante), durante la visita. «Attualmente la curva non è idonea e non rendeva dal punto di vista acustico» ha aggiunto.

Attualmente i lavori sono in fase di demolizione e il progetto deve essere concluso entro il 30 giugno del 2026. «I lampadari verranno restaurati e mantenuti» fanno sapere ancora i responsabili del progetto. «Ogni intervento è stato fatto di concerto con la Sovrintendenza che ci sta accompagnando durante le fasi di restauro» aggiunge Ceraso. Per rispettare l’impianto originario, gli interventi di trasformazione si attueranno con materiali leggeri, «rimovibili e non lesivi delle strutture e dei decori esistenti» spiegano da Palazzo Civico. È prevista infine l’attivazione di un collegamento diretto con la biblioteca e la realizzazione di nuovi spazi espositivi (ad uso sia della biblioteca che del teatro).

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