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IL CASO

Da Torino Esposizioni ai cantieri in periferia: L’Unione Europea promuove Torino

Soddisfatto il commissario europeo Paolo Gentiloni. «La città sta facendo bene, ma non è finita qui»

Torino Esposizioni

Torino Esposizioni

«Lo stato di attuazione del Pnrr a Torino è buono e questo è incoraggiante per la Commissione europea». Una bella “promozione” per la nostra città che arriva per bocca del commissario Ue, Paolo Gentiloni, oggi in visita a Torino. Sullo sfondo si staglia il cantiere di quella che sarà la nuova Biblioteca Civica della città.

Grazie ai fondi del Pnrr la città promette di cambiare volto. Si tratta di un investimento complessivo di 465 milioni di euro. Risorse cui si sommano fondi governativi ed europei, portando il totale degli investimenti a quasi un miliardo di euro.

«Vediamo con favore sia grandi operazioni come quella di Torino Esposizioni, che i tantissimi cantieri diffusi sul territorio» commenta Gentiloni. «Penso al progetto relativo alle biblioteche di quartiere, all’edilizia scolastica, alla mobilità - aggiunge -. In particolare è molto importante l’accento che Torino ha voluto dare al legame fra la dimensione sociale e culturale degli investimenti. Nelle periferie come al Valentino, con un’attrazione potenziale allo svago e al turismo davvero straordinaria». Tutto questo «penso faccia bene all’Europa» ha rimarcato ancora Gentiloni. «Vedere una città che si trasforma in alcuni suoi elementi architettonici fondamentali è un fatto molto positivo ed è la conferma che Torino è in prima fila nell’attuazione di questo grande programma di recovery» conclude.

Accanto a Gentiloni, c'è il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo che ascolta con soddisfazione. «Sono oltre 300 i cantieri legati al Pnrr che si sommano a tutti gli altri per la stagione della trasformazione fisica della città che abbiamo voluto battezzare Torino Cambia» spiega il primo cittadino, sottolineando come tutti gli obiettivi dei cronoprogramma siano stati fin qui, «con grande lavoro», rispettati. Per i soli cantieri Pnrr si contano infatti oltre 250 gli affidamenti e le procedure attivate e concluse e più di 200 imprese e professionisti coinvolti. 

Tra i principali investimenti, 211 milioni sono destinati al miglioramento del trasporto pubblico locale con nuove linee e il rinnovamento della flotta con mezzi ecologici, 166 milioni per il Valentino, per la riqualificazione del Parco, del Borgo Medievale, del Teatro Nuovo, il ripristino della navigabilità del Po e la realizzazione della nuova Biblioteca Civica Centrale a Torino Esposizioni. Infine, 77 milioni servono a riqualificare circa 100 edifici scolastici, mentre 48 milioni per migliorare le biblioteche cittadine e le aree circostanti. E ancora 55 milioni per l’edilizia pubblica, 41milioni per interventi di politiche sociali, 14 per il potenziamento dei servizi digitali per i cittadini.

«Abbiamo raccontato al commissario qual è la nostra strategia di comunicazione: in Torino Cambia c’è l’essenza della finalità del Recovery» ha aggiunto Lo Russo. «Penso che quello che i torinesi vedranno al completamento di questi lavori sarà un’Europa che ha aiutato i Comuni a ripartire e che merita davvero di essere difesa, tutelata e ulteriormente promossa». Il commissario Gentiloni è stato accolto a Palazzo Civico e ha avuto modo di visitare la mostra recentemente inaugurata “Turning Point. Rivelare il futuro” dell’Urban Lab. «A Torino abbiamo un esempio di lavoro ben coordinato. Ma attenzione: guai a scambiare la tabella di marcia con la conclusione» avverte Gentiloni. «Finire tutti i lavori nel 2026 è una grandissima sfida».

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