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IL CASO
31 Maggio 2024 - 16:08
La metropolitana di Torino
Il costo dei materiali aumenta del 36% e il progetto della linea due della metropolitana di Torino va rivisto. Salta una fermata, che viene accorpata, e altre due rimangono "congelate" in attesa di nuovi finanziamenti. Ad annunciare la rimodulazione del progetto è il commissario straordinario Bernardino Chiaia che - come previsto dalla normativa - ha inviato al Mit la proposta di intervento necessaria per "garantirne la realizzazione per lotti funzionali con le risorse disponibili a legislazione vigente". L'investimento totale ammonta a 1 miliardo e 828 milioni di euro. Le prime gare verranno bandite entro l'estate di quest'anno, mentre l'avvio della realizzazione dell'opera è previsto entro la fine del 2025.
Cosa cambia?
Il primo lotto funzionale viene coperto con le risorse attuali fino alla stazione di Torino Porta Nuova (dove interseca la linea uno della metropolitana) partendo da Rebaudengo. In questo tratto però viene meno una fermata: passando da 11 a 10. Nel dettaglio, si tratta dello spostamento della stazione Corelli di 100 metri verso est e il suo accorpamento con la stazione Cimarosa, "garantendo un servizio efficiente al futuro polo della ex Manifattura Tabacchi", assicurano da Infra.To.
La prospettiva è quella di proseguire con la tratta fino al Politecnico e Infra.To assicura che "restano centrali nel progetto le tre fermate lungo il Trincerone ferroviario da cui partiranno i lavori, e la possibilità futura di realizzare lo sfiocco verso San Mauro".
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“Il notevole caro materiali ha imposto una revisione del Progetto di fattibilità tecnico ed economica necessario per non bloccare l'avvio dell'opera e accumulare ritardi" ha spiegato Bernardino Chiaia, Commissario straordinario della linea 2. "La rimodulazione proposta consente di raggiungere comunque l'intersezione con la Linea 1 in corrispondenza di Porta Nuova e preservare lo sfiocco a nord verso San Mauro e Pescarito" aggiunge. "È stato svolto un importante lavoro tecnico - dichiara - che consente di salvaguardare le esigenze di tutto il quadrante Nord Ovest della Città tenendo conto dei finanziamenti erogati e dell'esigenza di poter rendere comunque funzionale l'intero lotto Rebaudengo-Porta Nuova rispettando il cronoprogramma già fissato". Chiaia poi ha assicurato: "Siamo già al lavoro con le istituzioni per individuare in tempi brevi ulteriori risorse che consentano di far proseguire la linea verso Sud, come da progetto”.
Il sindaco Lo Russo ha espresso il suo apprezzamento per il difficile lavoro tecnico svolto in questi mesi dal Commissario che ha consentito di non mettere in discussione l'opera nonostante l'extra costo. Nella sua rimodulazione proposta, "il Commissario ha infatti raccolto le istanze della Città limitando al massimo possibile le modifiche, salvaguardando l'esigenza di realizzare il primo lotto funzionale nella zona nord". Le modifiche consentiranno di rispettare il cronoprogramma delle gare e dell'avvio dei lavori. La Città è già impegnata da tempo nel chiedere al Governo ulteriori risorse a copertura del necessario prolungamento verso Sud e il sindaco auspica che queste possano essere rapidamente recuperate già a partire dalla prossima
legge finanziaria.
È intervenuto anche il presidente Alberto Cirio. «Quello che riguarda la metro 2 non è un taglio delle risorse, ma un aumento dei costi, dovuto al rincaro dei materiali. È una fattispecie che non vediamo solo per la linea 2 della metropolitana di Torino, ma che riscontriamo in molte altre opere che si trovano in fase di progettazione e definizione dei costi su cui dobbiamo fare i conti con gli aumenti».
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