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IL CASO

Da Torino le linee guida per un linguaggio inclusivo ai seggi: «Rispettiamo i diritti dei transgender»

La direttiva inviata dal Comune a tutti i presidenti di seggio con le indicazioni sulle espressioni migliori da utilizzare

Da Torino le linee guida per un linguaggio inclusivo ai seggi: «Rispettiamo i diritti dei transgender»

Elezioni 2024

Il linguaggio di genere entra nei seggi elettorali. Con una circolare inviata a tutti i presidenti di seggio, il Comune di Torino raccomanda «di evitare l’uso di espressioni nelle quali si indichi esplicitamente il sesso della persona». Al posto di “prossima donna/uomo”, sono consigliare espressioni «più neutre» come “prossima persona”.

Un’accortezza, sull’onda di quanto già accaduto in diverse grandi città, che vuole gettare le basi per il superamento delle liste elettorali divise in base al genere. «Si raccomanda massima attenzione nella lettura ad alta voce del nome indicato sui registri nei casi sensibili» si specifica nella lettera inviata ai responsabili del seggio, che consiglia altresì, «di vigilare su eventuali episodi di intolleranza o discriminazione che potrebbero verificarsi tra gli elettori e le elettrici durante l’attesa nelle file divise per genere».

È la prima volta che il Comune si dota di un insieme di linee guida di questo tipo. Segno dei tempi che cambiano, direbbe qualcuno. Lo scopo, in ogni caso, è quello di «garantire un ambiente di voto accessibile, rispettoso, inclusivo e sicuro per tutti i cittadini e tutte le cittadine, nel pieno rispetto dei diritti delle persone transgender in percorso di affermazione di genere» come si legge nella circolare.

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