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LA MENIFESTAZIONE

San Giovanni, la pioggia non ferma la festa: 30mila in piazza per i fuochi

L’omaggio a Vasco Rossi con Albachiara

San Giovanni, la pioggia non ferma la festa: 25mila in piazza per i fuochi

Il cielo grigio sopra Torino non ha fermato i festeggiamenti del Santo Patrono. Come da tradizione, le celebrazioni di San Giovanni sono terminate con uno spettacolo di fuochi d’artificio riflessi sul Po. Apre lo show “Children” di Robert Miles e poi si balla fino a “Urlando contro il cielo” di Ligabue. Per l’occasione, piazza Vittorio Veneto ha potuto accogliere quasi 30mila persone. Niente da fare per via Po, quest’anno chiusa per cantieri.



Le voci dalla piazza
Ci sono grandi e piccini tra il pubblico di San Giovanni. «È la prima volta che vediamo i fuochi per la festa del patrono» raccontano Rossana e Vincenzo. È il primo San Giovanni anche per Anna e Anita, due amiche appena quattordicenni. «Ci accampiamo in piazza» spiegano. «Vasco Rossi? È uno stile un po’ vecchio» commentano «Ma speriamo sia bello». Uno spettacolo che attira anche molti stranieri, come Sun e Ou, due ingegneri meccanici cinesi qui a Torino da sette anni. «Siamo qui per divertirci con i nostri amici» raccontano. «I fuochi in Cina sono un momento di aggregazione, ci ricordano il valore dello stare insieme», dicono. Lì per divertirsi anche Enrico ed Alessandro: «Siamo qua per mangiare qualcosa insieme. E magari per fare amicizia con qualche ragazza», ammettono ridacchiando. Non mancano i più habitué, come Carmen ed Anna. «Veniamo qui con le nostre famiglie dal 1991» raccontano, ingannando l’attesa. «Finalmente uno spettacolo a tema rock» aggiunge infine Alessandro.

In molti sono rimasti davanti agli schermi dei locali, da dove è proiettata la partita dell'europeo Italia - Croazia, per ingannare l'attesa. Alcuni in prima fila la tengono monitorata dal proprio smartphone.


I fuochi d’artificio
Sfere, comete, candele e i cosiddetti “incendi pirotecnici”. Lo show di San Giovanni è firmato dalla Pirotecnica Morsani, che si è occupata negli anni anche del Festival di Sanremo e dell’inaugurazione della facciata restaurata della Basilica di San Pietro a Roma. «Attualmente tutti gli spettacoli vengono ideati dal designer di scenografie pirotecniche Telesforo Morsani - spiegano dall’azienda -. Dopo aver ereditato il mestiere di famiglia dal padre Bernardino, si è dedicato anima e corpo a mantenere il nome della famiglia nell’Olimpo della pirotecnica italiana e ad esportarlo all’estero, mostrando al mondo la qualità e la passione di cui la sua famiglia è foriera». In chiusura dello show, un omaggio a Vasco Rossi sulle note di “Albachiara”.


Gli ambasciatori
Maria Beatrice Merz, presidente e direttrice della Fondazione Merz e il fotografo Valerio Minato sono stati nominati Ambasciatori nel mondo delle eccellenze del territorio torinese. «Questo riconoscimento rappresenta non soltanto un ringraziamento per l’attività in cui due concittadini illustri si distinguono ma anche la richiesta di aiutarci a raccontare e promuovere la nostra città» ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo, durante la cerimonia in Sala Rossa. «Molto spesso di noi torinesi si dice che siamo bravi nel fare le cose ma meno nel raccontarle - prosegue il primo cittadino - Questo è il compito nel quale, da oggi, chiederemo il loro impegno».

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