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L'intervista
30 Giugno 2024 - 08:00
La presidente della 3, Francesca Troise
La Circoscrizione 3 ha quartieri abbastanza diversi tra loro, dal centrale Cit Turin all’area di Cenisia, alla zona
Aeronautica a Borgata Lesna fino a Borgo San Paolo. Aree in continuo cambiamento e con grande personalità, stratificate nel tempo dai cambiamenti economici e sociali. Aspetti che ben conosce la presidente Francesca Troise, oggi al suo secondo mandato.
Presidente, quali quartieri sono più in sofferenza economico-commerciale?
«Non parlerei di sofferenza. Negli anni delle associazioni di via, che è importantissimo che ci siano, hanno chiuso per motivi contingenti. Uno dei nostri obiettivi era ricostituirle, e abbiamo lavorato su questo. Adesso tutte le vie hanno le loro associazioni, da via Monginevro a Borgata Lesna, da piazza Sabotino a via Borsellino. Lavoriamo per ricostituire quella di via Vandalino e dintorni e quella di via di Nanni pedonale. In zona stanno aprendo nuovi negozi e abbiamo chiesto se qualcuno ha voglia di collaborare. Per noi è importante che i commercianti si mettano in associazione perché è più facile collaborarci e creare dei momenti comunitari».
A proposito di via Di Nanni. Qual è il futuro del mercato e dell’area pedonale?
«Via Di Nanni si è trasformata in parte in area pedonale, da piazza sabotino a via San Bernardino, nel 2006 con la peculiarità di essere contemporaneamente via pedonale e area mercatale. Una conformazione che ha fatto sì che la gente non la concepisse mai come area del tutto pedonale, e la sera si trasformava in un parcheggio prima dell’installazione delle telecamere. La riqualificazione andrebbe rivista. La nostra idea è che il mercato venga accorpato dalla parrocchia a via Volvera, in modo che sia più piacevole da visitare e così da avere l’altra parte pedonale libera. Parte si potrebbe arricchire con del verde e arredarla per creare momenti comunitari per far sì che la via venga vissuta».
Nodo cruciale per la via di Borgo San Paolo è la sicurezza
«Di tutta la Circoscrizione forse via Di Nanni è l’unico punto dove c’è un problema di ordine pubblico. Negli anni hanno aperto minimarket che vendono alcol. Si son creati gruppi di aggregazione che ad una certa ora creano problemi alla cittadinanza perché iniziano a non rispettare più le regole della convivenza civile. Nei casi migliori hanno atteggiamenti poco rispettosi: gridano, mettono la musica a tutto volume; nei peggiori si registrano risse e ferimenti. Sono state installate telecamere per la sicurezza sull’incrocio fra via Di Nanni e via Volvera e tra via Di Nanni e via Chiomonte. Al tavolo di osservazione sulla sicurezza, che fa riferimento al Cosp cittadino, via Di Nanni è il primo punto che viene sempre trattato, e abbiamo chiesto un’attenzione particolare alle forze dell’ordine».
Ha parlato della collaborazione con i commerciati, di quelle con le associazioni culturali cosa può dirci?
«Un lavoro di cui sono molto orgogliosa è stato quello di mettere in rete il più possibile gli enti del Terzo Settore. Così nascono nuove progettualità: un valore aggiunto grandissimo visto le risorse economiche scarse. Abbiamo associazioni che garantiscono il dopo scuola, il sostegno alla povertà e all’occupabilità. Siamo riusciti a mettere in rete le comunità straniere e insieme agli enti che si occupano di insegnare l’italiano abbiamo aperto scuole per insegnare a donne straniere. La nostra forza è lavorare con tutti i soggetti del territorio per dare risposte ai cittadini nell’immediato e nel futuro. Questa è l’attenzione dell’ente decentrato».
Attenzione che non manca per Borgata Lesna
«Su Borgata Lesna abbiamo fatto un lavoro che giudico importante. Chi vive ai confini della città rischia di non sentirsi considerato, e noi abbiamo lavorato per far capire che c’è una prossimità. Con gli attori del territorio abbiamo combattuto per il capolinea del tram, che rimarrà li. In borgata sorgerà la stazione sfm5 de Le Gru, anticipata di qualche metro a Torino. Abbiamo quindi chiesto che venissero messe risorse per aggiustare il sottopasso che dalla Borgata porta a via Tirreno e il camminamento che porta alla stazione. I lavori dovrebbero iniziare nel 2025, e una volta realizzati si avrà una grossa opportunità per la Borgata.
E l’asilo Aquilone?
«Le iscrizioni erano bassissime. L’assessora Salerno sta lavorando sia per valutare come spostare la materna sia per valutare come riempire di servizi per l’infanzia la struttura dell’aquilone. Non volgiamo che rimanga un luogo chiuso, né noi né la Città».
C’è poi la questione Westinghouse...
È un progetto di tanti anni fa, ed oggi non sarebbe nato così. Questo è un problema, perché nel frattempo cambia la società e il modo di vedere le cose. La lentezza burocratica non risponde alle necessità della vita. L’assessorato ha ribadito la necessità di continuare su questo progetto, ma su tutte le nostre richieste di compensazione sta lavorando. Per noi questo è molto importante».
Qual è il risultato che le ha fatto più piacere raggiungere?
Quello più visibile e importate è Cumiana15, l’ex pezzo di fabbrica Lancia che mancava ancora di riqualificazione. Era una ferita. Per noi è una grande conquista, perché accoglie il patto di collaborazione più grande della città, che ha portato tanti progetti. Siamo orgogliosi anche della riapertura della biblioteca Carluccio e della piscina Trecate».
Quali sono gli obiettivi per futuro?
«Creare comunità di persone, con tutta la giunta lavoriamo tanto su questo. Continueremo a lavorare affinché i nostri luoghi siano più accessibili e vivibili: nell’area di via Coazze sorgerà una piazza dove prima non c’era. Lavoriamo ad altri patti di collaborazione a Cit Turin; vogliamo che l’area di via Vipacco venga riqualificata e proseguiremo con le scuole car free.
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