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IL CASO

Stefano Lepri a capo della Soris, "Sindaco, è una vergogna"

L'attacco del M5s dopo la nomina dell'ex senatore del Pd

Stefano Lepri e Stefano Lo Russo

Stefano Lepri e Stefano Lo Russo

Una vecchia fotografia ritrae l'ex senatore Stefano Lepri e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. I due sono amici di lungo corso. All'epoca dello scatto Lo Russo era assessore, Lepri sedeva Parlamento. Oggi l'onorevole è finito a capo della Soris, società partecipata del Comune deputata alla riscossione. E' questo l'ultimo tassello del risiko composto da Lo Russo per le partecipate della città.

Movimenti che non sono affatto piaciuti alle opposizioni in consiglio comunale. Specie al Movimento Cinque Stelle. "Una vergogna senza fine" il commento sprezzante del capogruppo del M5s Sala Rossa Andrea Russi. "Il sindaco continua, imperterrito, a piazzare politici trombati del Pd in tutte le partecipate della città, trasformate nell'ufficio collocamento per soli iscritti al partito - prosegue -. Un vero e proprio schiaffo alla meritocrazia: Lo Russo per l'ennesima volta non nomina in base alle competenze e al merito ma in base all'appartenenza politica. A meno che qualcuno non consideri un merito averlo sostenuto (anche finanziariamente) nella sua corsa a sindaco".

Prima di Lepri, Lo Russo ha nominato Paola Bragantini in Amiat, Luca Cassiani in Fct, Cuntrò alle Farmacie Comunali, Araldi ai Cimiteri, Giacomo Portas in Envy Park. "Ultima, amara, considerazione - conclude Russi -. Nelle ultime settimane si è dibattuto della mancanza, a Torino, di una classe dirigente all'altezza. Questo sistema chiuso e non meritocratico di nomine ai vertici delle partecipate, è assolutamente emblematico"

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