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All'Inalpi Arena

A Torino 7mila coppie delle Equipe Notre Dame: "L'unica famiglia è quella tradizionale"

Il raduno del movimento fondato da monsignor Caffarel. L'assessore Maurizio Marrone: "Un magnifico esempio per la genitorialità e la vita di coppia, quella tradizionale"

Dio, amore e famiglia: a Torino arriva il movimento Notre Dame

Sarà una pacifica invasione, nel segno della spiritualità e della famiglia, quella che Torino ospiterà da lunedì, con il 13esimo raduno internazionale delle Equipes Notre Dame, movimento cattolico internazionale di spiritualità coniugale fondato in Francia nel 1938 da alcuni giovani sposi con l'aiuto del sacerdote Henri Caffarel. L'obiettivo principale del movimento è aiutare le coppie sposate a vivere il loro matrimonio in modo cristiano, sostenendosi reciprocamente nella fede e nella vita quotidiana. Una realtà che a oggi coinvolge oltre 80 paesi nel mondo, con circa 13mila équipe, con ogni équipe composta da 4-6 coppie. Complessivamente, si stima che il numero totale di coppie partecipanti sia intorno alle 75mila-80mila

Alberto e Mercedes, sposati da 33 anni: la coppia vive a Valencia e la prossima settimana saranno ricoperti della carica che li vedrà responsabili internazionali del movimento

Un evento che vedrà accorrere 7600 persone alla Inalpi Arena, da lunedì 15 a venerdì 20 luglio. Ai lavori parteciperanno solo i delegati, ma tutte le celebrazioni eucaristiche e le relazioni potranno essere liberamente seguite attraverso il sito internet dell’Equipe (www.equipes-notre-dame.it). La cerimonia ufficiale di apertura, nella mattinata di lunedì 15 luglio, prevede la presenza delle autorità civili, dal sindaco Stefano Lo Russo, al presidente della Regione Alberto Cirio, all’arcivescovo di Torino, Roberto Repole, che tra l’altro in passato è stato consulente spirituale di un’équipe torinese.

Il Movimento organizza un raduno internazionale ogni sei anni. L'ultimo in Italia si tenne a Roma nel 1982

Il programma prevede di iniziare ogni giorno con la preghiera, “perché il Signore – spiegano gli organizzatori – possa benedire il tempo che passeremo insieme”. Un breve videoclip verrà proposto quotidianamente per approfondire e valorizzare l’esperienza di équipiers: la Reunion d’Equipe, declinandola in tutte le sue parti. Le giornate saranno scandite da conferenze, testimonianze, celebrazioni eucaristiche, presentazioni teatrali, momenti di preghiera e di adorazione, di spiritualità coniugale, équipes miste, visite ai luoghi rappresentativi della città di Torino, secondo un filo conduttore sempre legato ai temi dell’incontro e della spiritualità tipici del Movimento Equipes Notre-Dame.

Paola e Giovanni, sposati da 30 anni

Un evento patrocinato dalla Regione Piemonte e dal Comune di Torino: "Una concezione ben definita di famiglia: quella valoriale, spirituale, che deriva dall'insegnamento cristiano. Un modello che va sostenuto dalle istituzioni per una serie di ragioni: in una fase storica ormai congiunturale di inverno demografico, un modello che promuova la natalità e la sfida della genitorialità: incoraggiamenti di cui beneficia inevitabilmente tutta la comunità", ha dichiarato l'assessore regionale con deleghe al Welfare e alla Famiglia Maurizio Marrone durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento, tenutasi a Palazzo Civico. Presenti anche la vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro: "Torino, una città che si sta consolidando come attrattiva di grandi eventi internazionali. Questo è un periodo difficile con diverse fratture sociali". Allo stesso tavolo, il vescovo ausiliare Alessandro Giraudo: "Tutta la Chiesa torinese parteciperà con gioia all'incontro internazionale, non solo seguendo i lavori e condividendo i momenti di preghiera, ma anche accompagnando le coppie in alcuni luoghi che aiutano a conoscere la storia di questa Chiesa locale".

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