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LA STORIA

Pinuccia agli assessori: "Vi faccio il caffè ma liberateci le case"

La donna che vive da 81 anni nei palazzi Atc di via Sospello racconta i cambiamenti di un quartiere popolare dagli anni '40 ad oggi

Pinuccia agli assessori: "Vi faccio il caffè ma liberateci le case"

Marrone, Bolla e Porcedda a casa di Pinuccia.

Pinuccia apre la porta del suo appartamento: con una stampella si aiuta a camminare. "Entrate, non state sulla porta". Le pareti raccontano la storia di una famiglia, fotografie appese e quadretti con dediche: pensieri amorevoli di figli e nipoti verso quella donna energica che ora è nel cucinino a preparare la caffettiera. In casa c'è un buon odore di liquirizia, sul tavolo un centrotavola di vetro contiene tantissime caramelle. Il tinello è piccolino ma lei fa accomodare tutti. Il primo a entrare è Emilio Bolla, il presidente di Atc. Lo seguono gli assessori Maurizio Marrone, con delega alla Casa per Regione Piemonte, e Marco Porcedda, la cui delega è quella alla Sicurezza per il Comune. Con loro anche Fabio Tassone, il vice presidente di Atc. Pinuccia indica a Bolla dove prendere il servizio buono, con le tazze di ceramica decorate. E intanto, racconta: "Ho 81 anni e sono nata in questa casa. Adesso ci vivo da sola, da quando mio marito non c'è più, i figli sono grandi".


Pinuccia guarda fuori dal suo balcone, al pian terreno di quelle case Atc di corso Grosseto. "Adesso con i cantieri non vedo benissimo fuori cosa succede, mi dispiace perchè a me piace guardare fuori, sarei stata una brava portinaia" scherza Pinuccia. Un cantiere che è iniziato nel 2023 e terminerà ad agosto 2025. "Oggi ho visto la polizia in cortile..." si interroga Pinuccia. Intanto il caffè è pronto per essere servito. Tassone e Bolla in cucina aiutano Pinuccia, la donna da loro precise istruzioni su dove trovare il vassoio e lo zucchero. "Questa mattina abbiamo fatto uno sgombero, ne faremo altri" spiega Marrone. "Sapete, questi palazzi tanti anni fa non erano così - ricorda Pinuccia - erano case con inquilini uniti, un clima meraviglioso. Certo era un'altra epoca, era tutto pulito. Da una decina di anni quasi mi vergogno di abitare qui. Ammetto che non avessi una certa età e i miei problemi di salute forse sarei andata via". E' Bolla a rassicurare l'anziana donna, a raccontarle di quanto belle verranno quelle case, presto. Mentre al tavolo tutti chiacchierano, alcuni operai stanno montando delle finestre nuove. "Bene, fate in fretta. Voglio tornare a guardare fuori dalla finestra come prima".

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