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Business di famiglia in rosa, così la Lagor conquista il gigante giapponese dell'acciaio da 14 miliardi

Il caso dell'azienda astigiana leader nella produzione di trasformatori elettrici che lavora anche per i data base di Facebook

Business di famiglia in rosa, così la Lagor conquista il gigante giapponese dell'acciaio da 14 miliardi

Affari per 14 miliardi di euro e oltre 10mila dipendenti: sono questi i numeri più eclatanti del colosso giapponese dell'acciaio Metal One, multinazionale nata dall'unione di Mitsubishi Corporation e Sojitz Corporation, che adesso è sbarcata in Italia e ha scelto il Piemonte, anzi per la precisione l'astigiano.

Metal One ha infatti acquisito la maggioranza della Lagor, l'azienda della famiglia Finzi con tre stabilimenti tra Cerro Tanaro e Castello d’Annone e un totale di 220 addetti: un fatturato di 82 milioni di euro, nel 2023, per questa azienda incastonata fra colline di vigneti che produce nuclei magnetici di grandi dimensioni (fino a 280 tonnellate) necessari per l'alimentazione di centrali elettriche, linee ferroviarie e metropolitane, persino i data base di Facebook.

Un'azienda di famiglia in rosa, la Lagor, perché accanto al ceo Giorgio Finzi, figlio del fondatore, oggi lavorano e dirigono la moglie Franca e soprattutto le figlie Beatrice (che è direttore generale) e Giulia. E l'azienda cresce, investe e - roba di non poco conto, di questi tempi - assume. Le previsioni sono di un aumento del business legato alla produzione di energia elettrica - per le politiche UE - fino al 60% entro il 2030. In questo scenario, ha spiegato Beatrice Finzi nei giorni scorsi, la joint venture con il colosso giapponese è assolutamente strategica e fornisce i mezzi per volare alto.

La scorsa settimana, Yoshisha Miyamoto, vicepresidente della Metal One, si è recato nell'astigiano, per visitare gli stabilimenti Lagor e annunciare il programma di business ai dipendenti. Senza negarsi una visita nelle cantine della zona...

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