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IL FATTO
27 Agosto 2024 - 19:20
Lo stabilimento Gwangju Global Motors
Studiare il “Modello Corea” per poi replicarlo in salsa italiana (o meglio, torinese) nel comparto dell’auto. Torna a casa con un ricco quaderno di annotazioni il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in questi giorni in Corea del Sud per partecipare al Future Mobility Forum, un appuntamento finalizzato a discutere di mobilità sostenibile e - in particolare - di transizione energetica verso l’elettrico. Per Stellantis ha partecipato Virgilio Cerutti, direttore del Coordinamento globale per lo sviluppo del Gruppo.
Lo stabilimento Ggm
Durante la trasferta il primo cittadino ha avuto modo di visitare lo stabilimento di produzione della Gwangju Global Motors, frutto della particolare joint venture tra Hyundai Motor Company e il Governo della città metropolitana di Gwangju. Aperto nel 2021, lo stabilimento produce 100mila veicoli l’anno e punta, grazie all’esportazione in Europa della Hyundai Casper (uscita dalla linea di produzione di Ggm nel settembre 2021 e ora nella versione full electric) ad arrivare a 200mila auto.
Welfare e giovani
Lo stabilimento di Gwangju conta 660 dipendenti (che salgono a 1.600 se si considera tutto l’indotto) e la maggior parte sono under 30. La ricetta dell’attrattività è presto spiegata: la città di Gwangju ha investito fortemente su forme di welfare aziendale in termini di casa, scuole e altre agevolazioni per i suoi dipendenti. In totale, per l’allestimento della fabbrica è stato messo in campo un investimento pari a 174 milioni di dollari così suddiviso: il 19% messo da Hyundai (che ha fornito anche anche il know how della fabbrica), il 21% stanziato dalla Città Metropolitana di Gwangju e il rimanente proviene da altri azionisti, prevalentemente aziende dell’indotto. Inoltre, l’auto elettrica in Corea è sussidiata da incentivi fino al 30% da parte dello Stato. Si tratta, in buona sostanza, di un modello che va in tutt’altra direzione rispetto a quello proposto dal Governo italiano, che mira ad attrarre un nuovo produttore tramite incentivi.
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L’elettrico
Nel complesso il “Modello Corea” rappresenta una politica industriale che la città di Torino intende esaminare. Il sindaco ha chiesto al suo omologo di Gwangju della documentazione per capire come si sia arrivati a questo risultato e quali azioni possano essere replicate a livello locale. Documentazioni che esaminerà insieme con l’Unione Industriali e con Stellantis. «Abbiamo osservato tanti punti di incontro con la città di Gwangju, che sta sviluppando con grande energia una cluster sull’intelligenza artificiale e mobilità sostenibile» ha commentato il sindaco Lo Russo. «Nell’ambito del forum a cui siamo stati invitati - prosegue -, abbiamo toccato con mano i nuovi investimenti che la città di Gwangju, insieme a Hyundai e Ggm sta portando avanti per accompagnare la transizione ecologica e condividere con gli amministratori locali e con gli imprenditori del settore dell’automotive le opportunità e le problematiche della rivoluzioni dell’auto elettrica, che rappresentano il futuro entro il quale anche Torino può giocare la sua partita».
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