l'editoriale
Cerca
L'INTERVISTA DELLA SETTIMANA
01 Settembre 2024 - 09:20
Renata Gili, medico del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl città di Torino
«Il ragno violino? C’è sempre stato in Italia. Non c’è motivo di allarmarsi, ma è bene conoscerne i rischi». Così Renata Gili, medico del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl città di Torino.
CHE COS'E' IL RAGNO VIOLINO
Il ragno violino (Loxosceles rufescens) è un aracnide appartenente alla famiglia dei Sicariidae, noto per la sua pericolosità a causa del suo veleno. Animale di dimensioni abbastanza piccole (massimo 9 mm di corpo e 4-5 cm con le zampe), si presenta di colore marrone chiaro, con addome uniforme e una macchia sul prosoma che può vagamente ricordare la forma di un violino, da cui il nome.A differenza della gran parte degli altri ragni, possiede 6 occhi invece che 8, disposti in modo caratteristico in tre coppie. Ha zampe allungate, sottili, e disposte appiattite lateralmente, che gli permettono di nascondersi in anfratti angusti e piccolissime fessure. Non costruisce ragnatele vistose ma generalmente si limita a tessere dei fili disordinati nelle zone che usa come nascondiglio.
Dottoressa, il ragno violino è una specie che attualmente è presente anche in Piemonte?
«C’è sicuramente. È un ragno molto diffuso nel bacino del Mediterraneo. E non è arrivato quest’anno».
Lei ritiene che sia giusto averne timore?
«Ritengo sia giusto non creare allarmismi. La caratteristica principale del ragno violino è che secerne un veleno che può causare problemi di rilevanza medica per l’uomo. Ce l’hanno solo due specie di ragni in Italia».
Qual è l’altro ragno potenzialmente nocivo?
«È la Vedova Nera Mediterranea. C’è però una differenza importante tra i due tipi di ragno. È molto più difficile venire in contatto con la Vedova, dal momento che abita in zone meno frequentate dell’uomo. Il ragno violino invece lo si trova di frequente nelle case. Diciamo che è una specie animale che si è ben adattata agli ambienti umani».
Dove si può nascondere?
«Lo si può trovare negli anfratti, annidato tra i mobili e negli infissi. Non è assolutamente aggressivo. Anzi, tende a stare nascosto e i morsi, che comunque sono rari, avvengono principalmente perché il ragno si sente minacciato o viene calpestato».
Cosa può succedere se si viene morsi?
«Dal punto di vista medico, nella maggior parte dei casi, il morso non dà problemi gravi. Generalmente, la quantità di veleno che viene iniettata è minima. In persone sane, che non hanno patologie che le rendono fragili, può esserci arrossamento e prurito cutaneo. Sintomi che si “auto risolvono” in poche ore. Spesso non ci si accorge neppure di essere stati morsi. Per questo ribadisco che non è giustificato creare allarmismo. Conviviamo con animali molto più pericolosi. Penso, banalmente, alle zanzare».
Eppure in alcuni casi il morso del violino ha portato a conseguenze molto gravi.
«Non c’è alcuna emergenza di sanità pubblica. Ma è bene conoscere i pericoli legati al morso del ragno violino. In una piccola percentuale di casi, può portare a una lesione necrotica. Il veleno iniettato dal ragno contiene molecole che causano la distruzione della pelle e dei tessuti sotto cutanei. Quindi è possibile che la ferita fatichi a rimarginarsi. In rarissimi casi poi ci possono essere complicanze più generalizzate nell’organismo».
Cosa consiglia di fare nel caso in cui si venisse morsi?
«Se si viene morsi da un qualunque ragno è bene ucciderlo e conservarlo. Questo è utile per identificare con quale tipo di animale abbiamo a che fare. In ogni caso, se c’è un morso accertato di ragno violino è bene contattare il medico perché possa chiamare a sua volta il Centro Anti Veleni e valutare una terapia specifica per il paziente. Una ferita che tende a non rimarginarsi potrebbe essere un indizio che si è stati morsi».
Perché si chiama “ragno violino”. È qualcosa che ha a che fare con il colore dell’insetto?
«No, è un epiteto legato al fatto che sulla schiena del ragno c’è una macchia che ricorda lo strumento musicale».
Risultano al momento, a Torino, persone che sono state morse?
«No, al momento non ci sono casi di persone che hanno fatto accesso ai servizi dell’Asl o che si sono rivolte al pronto soccorso. Tuttavia, essendo un morso indolore può succedere che molti non se ne accorgano neppure o che si rivolgano al proprio medico di base per avere informazioni su come curare la lesione».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..