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Il caso

Ex Thyssen, l’incognita parco e la bonifica da cromo esavalente che resta ancora un rebus

I residenti chiedono azioni immediate ma la questione viene rimandata di altri 20 giorni

thyssen

Un'immagine della spettrale Thyssen

Inquinata e abbandonata da anni, l’ex area industriale tra la Dora e corso Regina Margherita è tornata al centro del dibattito comunale. I residenti della Circoscrizione 5, auditi a Palazzo Civico durante la trattazione delle “interpellanze del cittadino”, sono tornati a chiedere una bonifica della vecchia Thyssen.

«Quell’area va liberata da metalli pesanti e idrocarburi nocivi alla salute umana - ha raccontato Giovanni Andrea, illustratore dell’interpellanza -. C’è poi da considerare il problema del cromo esavalente che rischia di inquinare la falda acquifera. Ci chiediamo quanto avverrà la bonifica e la trasformazione di quell’area in un parco». Un documento approvato lo scorso marzo in Consiglio comunale, inoltre, chiudeva ogni porta sulla possibile realizzazione al civico 400 di corso regina Margherita del nuovo Maria Vittoria (dirottato in seguito nel vicino parco della Pellerina).

L’area Thyssen Krupp non è stata ritenuta idonea perché la Regione Piemonte richiede aree di proprietà pubblica. Intanto l’assessore all’Urbanistica della Città, Paolo Mazzoleni, ha rinviato nelle scorse ore la discussione sulla bonifica a fine mese. «Ne discuteremo in una apposita commissione - ha precisato -. Il tema dei rifiuti è molto complesso, sono solidale con i cittadini ma non vogliamo trattarlo per slogan. C’è il problema del difficile rapporto tra pubblico e privato e sicuramente vogliamo cancellare qualsiasi questione legata all’inquinamento».

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