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IL CASO
14 Settembre 2024 - 10:41
Solo chiamate ed SMS. Niente social, niente YouTube, niente messaggistica istantanea. E le dating app? Non scherziamo nemmeno. Il nuovo telefono di Barbie, firmato Mattel e HMD Global (quelli che producono i mitici Nokia), è un vero inno alla disconnessione: un anti-smartphone per chi ha nostalgia del tempo in cui chiamare o mandare un messaggio era tutto ciò che serviva. Ricorda qualcosa? Esattamente, stiamo parlando dei primi anni Duemila, un’era pre-smartphone in cui si viveva senza aggiornare lo status su Facebook ogni dieci minuti.
Il design del nuovo Barbie flip-phone richiama i colori pastello e le linee giocose dell’universo Barbie, un mondo che ha appena vissuto una rinascita grazie al successo del film Barbie del 2023, diretto da Greta Gerwig e interpretato da una Margot Robbie impeccabile. Ma oltre alla nostalgica estetica rosa, il punto centrale di questo device è la sua semplicità: si piega, si apre, si chiama. Fine.
Questo ritorno di fiamma per i flip-phone non è solo un vezzo estetico, ma una vera e propria risposta al bisogno di molti, soprattutto giovani, di tornare a una vita meno schiava dello smartphone. Chiamate e messaggi, e nient’altro. È il sogno di chi non ne può più di notifiche costanti e scroll infinito, ma anche di chi ama l’estetica retrò, oggi più cool che mai.
Il fenomeno del flip-phone non è esattamente una novità: negli ultimi anni, Nokia ha già lanciato sul mercato modelli basic a prezzi accessibili, con un successo inaspettato. Tra questi, il più iconico è quello che include il gioco Snake, una chicca per i Millennials cresciuti a suon di ricariche telefoniche e sms da 160 caratteri. E non sorprende che anche i più giovani, abituati a ben altri standard di gaming, trovino irresistibile la semplicità di un serpente che si contorce su uno schermo monocromatico.
Ma la domanda sorge spontanea: perché ora? In un'epoca di intelligenza artificiale e connessione 24/7, perché un colosso come Mattel ha deciso di puntare su un prodotto che sembra uscito direttamente dal cassetto della camera di Paris Hilton nel 2005? La risposta sta nel fascino della nostalgia. I mercatini dell’usato e i siti di rivendita online sono letteralmente invasi da gadget che richiamano gli anni Ottanta e Novanta. Si va dalle fotocamere digitali a bassa risoluzione per scatti volutamente imperfetti, perfetti per i famigerati photo dump su Instagram, ai Casio vintage che spopolano tra i polsi dei giovani modaioli.
La retromania tecnologica non è solo una questione di oggetti, ma una filosofia di vita. In un mondo in cui tutto è smart, tutto è connesso, c’è chi ha voglia di tornare alle origini, riscoprendo il piacere di fare una cosa alla volta. Non c’è più il bisogno di una fotocamera professionale quando puoi avere scatti sgranati e autentici con un telefono che sembra un pezzo d’antiquariato. E in un contesto in cui i social si sono trasformati in una vetrina perfetta di vite patinate, un dispositivo che riporta alla semplicità diventa una dichiarazione d’intenti: niente più filtri, solo imperfezione. Insomma, in un’epoca in cui l'iper-connessione regna sovrana, Mattel ci lancia una provocazione rosa shocking: e se ci prendessimo una pausa? Se ci lasciassimo sedurre dalla nostalgia, tornando a un’epoca in cui il telefono era solo un mezzo per parlare, non per farsi vedere?
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