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LA POLITICA

Ius Scholae, bocciata la proposta del Pd, Cirio: “La maggioranza resta compatta”

Il presidente rilancia: “Ne discuteremo con gli alleati nelle sedi opportune”

Alberto Cirio

Alberto Cirio

Bocciato l’ordine del giorno proposto dalla capogruppo del Pd Gianna Pentenero sullo Ius Scholae. “Votiamo contro nel merito perché non lo condividiamo” ha spiegato netto il presidente della Regione Alberto Cirio, intervenendo a conclusione del dibattito in aula. “Ci sono diverse sensibilità all’interno del centrodestra su questo tema, non lo nego - ha aggiunto il presidente -. Ma questo atto ci vede tutti convintamente contrati”. In altre parole: “Si voleva “stanare” la maggioranza e metterne in evidenza le crepe, ma noi restiamo compatti” chiosa Cirio. L’atto viene quindi respinto con 29 voti contrari e 19 a favore.

Le ragioni del “no”
Scendendo nel merito, il presidente ha spiegato che l’ordine del giorno non trovava l’accoglimento dalla maggioranza in quanto propedeutico allo Ius Soli. “Siamo da sempre e per sempre contro lo Ius soli. Noi siamo contrari a qualsiasi tipo di cittadinanza che possa passare da circostanze  fattuali e casuali. Crediamo invece che la cittadinanza derivi da un processo di integrazione vero” ha spiegato Cirio. Fondamentale poi la questione della tempistica di cinque anni, indicata nell’ordine del giorno. “Parlare di cinque anni vuol dire non vivere in analogia con il ciclo scolastico. Per questo noi parliamo di dieci anni, perché va di pari passo con la scuola dell’obbligo”. E ancora Cirio: “Siamo aperti al confronto, ma non strumentalmente. La maggioranza non si divide e se ha sensibilità non affini sui temi è un elemento di ricchezza e cerchiamo il bene dell’ Europa e dell’ Italia”. 

Sulla stessa linea il Presidente del Gruppo della Lega Fabrizio Ricca: "Utilizzare strumentalmente lo Ius Scholae per tentare di farci litigare con i nostri alleati è un atteggiamento ipocrita e pericoloso. Siamo partiti diversi che governano insieme da più di 20 anni. E siamo perfettamente in grado di leggere le differenze tra la proposta del Pd e quella dei colleghi".

Pentenero replica
Dura la replica di Pentenero. “È caduta la maschera di questa maggioranza che oggi ha mostrato l’incapacità di discutere nel processo democratico”. E ancora Pentenero: "Sappiamo perfettamente che il tema della cittadinanza non è di competenza legislativa della Regione, ma è un tema di carattere nazionale. Tuttavia, se vogliamo essere coerenti con quanto discusso nelle scorse settimane, possiamo anche noi essere protagonisti, almeno dal punto di vista politico, portando le istanze del nostro territorio e promuovendo segni di civiltà all'interno della Conferenza Stato-Regioni". Alberto Unia (M5S) attacca: "Oggi abbiamo visto l'essenza del centrodestra di questo consiglio regionale". 

Dopo il voto contrario alla Camera, "anche in Piemonte Forza Italia si è adeguata alle posizioni dei suoi alleati, votando contro lo Ius Scholae. Un voto che svela la realtà dei fatti. Chi, anche all'interno del mio partito, voleva sostenere il Presidente Cirio definendolo un riformista ha preso un evidente abbaglio” dichiara la senatrice piemontese di Italia Viva Silvia Fregolent.
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