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La protesta

Mirafiori, è polemica sui trasporti: «Anche un'ora per raggiungere Porta Susa»

La linea 4 tra lavori e disservizi: richieste di intervento per migliorare il collegamento con il centro

Mirafiori, è polemica sui trasporti

Mirafiori, è polemica sui trasporti

Da 40 minuti a un’ora per raggiungere Porta Susa dall’area di via Negarville, a Mirafiori sud. Troppo tempo per il circa 40% dei residenti che ogni giorno hanno necessità di spostarsi verso il centro. In primis perché pur considerando la soluzione di percorrenza più veloce - linea 34 più cambio con la metro in piazza Bengasi - molto spesso tra l’attesa degli interscambi o i ritardi nell’arrivo dei mezzi si supera anche l’ora.

Ma anche perché la linea 4, uno degli assi principali del trasporto pubblico di Mirafiori, dallo scorso giugno è ostaggio di lavori sui binari tranviari che dureranno almeno fino a marzo 2025. Lavori che tranciano il percorso tranviario da Porta Nuova fino al capolinea castello di Mirafiori, con tutti i malus che la coincidenza con navetta bus può prevedere. Così, nell’ultima commissione Trasporti di Palazzo di Città, il presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi espone le esigenze dei residenti.

«La realtà sociale del quartiere è molto legata alla terza età, che ha bisogni particolari e difficoltà a muoversi. Trova ad esempio difficoltoso utilizzare la metro», spiega. «Per questo ci chiedono di rivedere il percorso del 71 - deviato da Porta Susa - per fare sì che possa arrivare il prossimità della stazione», ha aggiunto Rolandi.

La Circoscrizione 2 vanta infatti la popolazione più anziana della città, il che è anche il motivo per cui l’area è munita di diversi bus che di fatto “servono” la linea 4, facendo percorsi anche tortuosi e ramificati. «Questo va sicuramente a discapito dell’efficienza e della velocità», sottolinea l’assessora alla Mobilità, Chiara Foglietta.

«Abbiamo quindi due strade: riorganizzare i trasporti accorciando tempi di attesa e degli interscambi o tenerci questa mappa del tlp lavorando sulla maggiorazione di frequenza. Ma in quel caso occorre rivedere su un altro territorio il conteggio chilometrico», ha avvertito.

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