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Agrifood
28 Settembre 2024 - 22:00
Rito o necessità irrinunciabile alla mattina, fatto in casa oppure consumato al bar, in tazza grande o bicchiere di vetro, con la moka o in cialda:, un piacere al quale è difficile dire no. Lo dimostra anche il Papa, che durante il viaggio in Lussemburgo si è presentato al bar per chiedere un espresso (guardate il video qua sotto).
Voi quanti caffè bevete al giorno? E quanti se ne bevono in tutto il mondo? Il numero è davvero sorprendente. Vediamo insieme un po' di dati e un po' di storia di questa bevanda, adesso in vista del 1° Ottobre, la Giornata Internazionale del Caffè.
Oltre 3,1 miliardi di tazzine
Ogni giorno, nel mondo, vengono bevute circa 3,1 miliardi di tazzine di caffè, annota l'agenzia Askanews, rendendo questa bevanda seconda solo all'acqua per consumo globale. Non importa se sia servito in ceramica, vetro o carta: il caffè è un simbolo di condivisione, tradizione e innovazione. In occasione della Giornata Internazionale del Caffè, celebrata il 1° ottobre, il Consorzio promozione caffè mette in luce l'importanza di questa bevanda iconica, che rappresenta perfettamente l’eccellenza del Made in Italy e il carattere universale di un rito che unisce culture e popoli.
Il viaggio del caffè: dalla piantagione alla tazzina
Il viaggio del caffè è lungo e affascinante: dai campi del Brasile, della Colombia, dell’Etiopia e di altre aree produttrici, come l’Africa Occidentale, l’Indonesia e l’India, i chicchi di caffè attraversano continenti per arrivare in Europa e Nord America, dove vengono trasformati dai maestri torrefattori italiani. L’Italia si distingue nel mondo per la sua tradizione nella torrefazione, un’arte tramandata di generazione in generazione, che ha portato il Paese a diventare il secondo esportatore mondiale di caffè torrefatto, con un giro d'affari di 2,25 miliardi di euro nel 2023, in crescita del 6,8%.
Un mondo di caffè: le varianti regionali
Lungo tutto lo Stivale, il caffè si declina in molteplici varianti: dalla moka all’espresso napoletano, passando per specialità regionali come il “nero” triestino, il caffè valdostano servito nella tipica grolla o le versioni corrette, come la moretta di Fano e il ponce di Livorno. La versatilità del caffè non si ferma qui: dal caffè freddo leccese, con ghiaccio e latte di mandorla, alle più esotiche preparazioni internazionali, come il caffè cubano "cafecito" o il galão portoghese, il caffè dimostra la sua capacità di adattarsi alle tradizioni gastronomiche locali e ai gusti più diversi.
Un simbolo del Made in Italy
Come sottolinea Michele Monzini, presidente del Consorzio promozione caffè, il caffè è un simbolo del Made in Italy, capace di esprimere lo spirito italiano e la sua apertura al mondo, senza mai perdere di vista la tradizione. "Il caffè è forse la bevanda che meglio interpreta nel mondo le nostre diversità, valorizzandole e unendole in un rito che ci fa sentire più vicini", afferma Monzini.
Un rito che unisce il mondo
Oltre alla tradizione italiana, il caffè si è adattato alle cucine di tutto il mondo. In Finlandia, si sposa con il formaggio lappone leipäjuusto; in Messico, il caffè de olla è arricchito da spezie come chiodi di garofano e cannella; in Vietnam, l’Egg Coffee prevede l’aggiunta di tuorlo d’uovo frullato, mentre a Singapore il Kopi Gu You è servito con una noce di burro. Questi accostamenti, tanto inusuali quanto affascinanti, dimostrano come il caffè possa essere un veicolo di integrazione culturale.
Un linguaggio universale
Il caffè è molto più di una semplice bevanda: è un linguaggio universale che parla di tradizione, innovazione e convivialità. In occasione della Giornata Internazionale del Caffè, celebrare questo rito significa onorare le radici italiane e riconoscere la capacità del caffè di adattarsi ai gusti e alle tradizioni di tutto il mondo, unendo popoli e culture in un’esperienza condivisa.
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