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Salone di Parigi & Rumors
03 Ottobre 2024 - 07:20
Mentre il mercato agonizza, le Case automobilistiche studiano la riscossa con i nuovi modelli al Salone dell’auto di Parigi, a metà ottobre. E proprio da lì, dagli ambienti automotive, arriva la notizia che un altro costruttore cinese guarda all’Italia per un nuovo stabilimento: e in pole position ci sarebbe Torino, che si scopre sempre più (a sua insaputa) già capitale dell'auto cinese.
Ai cinesi piace venire a sfidare Stellantis in casa sua, evidentemente. Perché, dopo Dongfeng che ha esposto le sue novità al Salone Auto Torino - facendosi “accompagnare” dalla politica locale, ossia la Regione, a vedere siti dismessi da riportare eventualmente in vita - e dopo che è stato annunciato il lancio in Europa del suv Changan, creato in un centro stile e design in provincia di Torino, adesso tocca alla Jac Motors sbarcare in riva al Po. Uno sbarco che, a dire il vero, non avrebbe nulla di sorprendente, dal momento che anche Jac ha un suo centro stile in provincia di Torino, a Pianezza.
Rumors da fonti qualificate fanno notare una particolare coincidenza: proprio nei giorni del salone parigino, a Torino ci sarà una delegazione cinese con in testa il sindaco della città di Hefei, con il “ministro” dell’industria della provincia di Anhui, per incontrare pare industriali locali e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. Hefei è la città dove ha sede la Anhui Jianghuai Automobile, ossia la Jac, di cui alcuni esponenti dovrebbero far parte della delegazione.
Nel momento in cui tutti o quasi i costruttori cinesi cercano sponde in Europa per aggirare i dazi, diventano interessanti certe “coincidenze”. La Jac è peraltro vecchia conoscenza dell’Italia: fin dal 2005 infatti ha avuto un centro design a Pianezza, in via Torino, avviando una collaborazione con Pininfarina che, pochi anni dopo, ha portato alla realizzazione della vettura J5 o Heyue.
Era il tempo in cui la Camera di Commercio di Torino aveva portato in Italia i primi semisconosciuti produttori cinesi, tra cui proprio Jac, Changan e Great Wall. Tempo dopo, ha stretto un accordo con l’italiana DR, specializzata nel riassemblare e commercializzare come Made in Italy i veicoli cinesi: il risultato è la DR4.
Più di recente, Jac - di proprietà statale - è entrata in un gruppo controllato al 50% da Volkswagen e che produce con marchio Sol i veicoli elettrici di Seat. Un gruppo per cui il costruttore tedesco avrebbe dovuto investire oltre un miliardo di euro, ma la recente situazione potrebbe spingere i tedeschi a rivedere anche questa partnership. La sua gamma è composta prevalentemente da veicoli elettrici: city car, suv e commerciali. Le vendite si attestano, in Cina, attorno al mezzo milione di veicoli. A Torino, oltre a un eventuale sito per uno stabilimento, potrebbe ora cercare nuove partnership per la diffusione e la commercializzazione.
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