Cerca

Il fatto

Ai giardini Ginzburg si raccolgono le firme contro il progetto della ruota panoramica

Il banchetto organizzato dal Movimento 5 Stelle. Il quartiere chiede un ripensamento

Ai giardini Ginzburg si raccolgono le firme contro il progetto della ruota panoramica

Ai giardini Ginzburg si raccolgono le firme contro il progetto della ruota panoramica

Continua a lasciare perplessi - se non indignati - cittadini e parte del centro civico l’ipotesi ruota panoramica che tra questo ottobre e marzo 2025 potrebbe diventare la maggiore attrazione del parco Leone Ginzburg, l’area verde a ridosso della riva destra del Po con, sull’altro versante, il Monte dei Cappuccini. Un’ipotesi nell’aria da ormai 10 anni ma che in effetti, nonostante le diverse proposte in diversi punti della città, non aveva mai convinto.

Dell'installazione «sperimentale e temporanea» - come si evince dai carteggi dell’amministrazione -, comunque, ancora neanche l'ombra. «Si rimanda al 7 ottobre la Conferenza dei servizi che darebbe l'ok al suo posizionamento», spiega la consigliera alla 8 Raffaella Pasquali - M5S - che questa mattina si è ritrovata insieme ad alcuni cittadini all’entrata del giardino per portare avanti la petizione che alla ruota dice un secco “no”.

La protesta del gruppo M5s contro la ruota panoramica

«Siamo soprattutto preoccupati per la sicurezza - continua Pasquali - da progetto si parla di “appoggio” della ruota, senza fissaggio. Le modalità di installazione, poi, ci sembrano abbastanza approssimative», dice. Denuncia che è anche indirizzata alle istituzioni: «non ci hanno coinvolto, né comunicato nulla. Lo abbiamo saputo dai giornali», sottolinea la consigliera.

La protesta contro la ruota panoramica

Ma il tema è anche paesaggistico: «sarebbe un pugno in on occhio. Rovinerebbe completamente la visuale del versante destro del Po. Sarebbe come mettere un mobile dell’Ikea in un salotto Liberty», aggiunge Luisa Avetta, una residente. «Non è il posto appropriato, deturpa la bellezza del paesaggio», ci racconta invece Eleonora Vono, che stamattina è venuta a firmare la petizione. «Amo il precollina, che in autunno è particolarmente bello. Qui la ruota non c’entra niente», ribadisce.

La raccolta firme, iniziata circa due settimane fa, sembra avere raggiunto circa 100 firme, un terzo di quelle necessarie per riportare il tema all’attenzione di Palazzo di Città. Una corsa contro il tempo, quindi, per la quiete del precollina. «Saremo in piazza Gran Madre domani e porteremo i nostri banchetti per la Circoscrizione fino a novembre per cercare di impedire questo danno. Il parco deve rimanere pubblico», conclude.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.