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IL CASO

Lingotto, Regione pronta a comprare? Serve l’aiuto di Cdp e Agenzia Demanio

Gl Events aperta al dialogo con le istituzioni. Due anni fa rifiutata l’offerta da 40 milioni di euro

Lingotto Fiere

Lingotto Fiere

La Regione è pronta a comprare il centro congressi del Lingotto? Le trattative procedono, assicura il presidente della Regione Alberto Cirio, che si dice pronto a sedersi al tavolo con Comune e Camera di commercio per portare avanti la trattativa, «come da programma presentato in campagna elettorale». Qual che è certo è che non può farlo da solo. «Per fare questo tipo di operazioni, la Regione deve farsi affiancare, perché gli acquisti in cui usiamo soldi pubblici devono essere congrui» ha spiegato il governatore, a margine della presentazione del progetto di riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi. Ed è qui che entrerebbe in gioco l’Agenzia del Demanio «che fa proprio questo lavoro» rimarca Cirio e poi spiega: «Ti assiste e ti accompagna garantendoti che i passaggi che farai li farai sempre bene nell’interesse generale». L’altro attore fondamentale perché l’acquisto vada a buon fine è rappresentato da Cassa depositi e prestiti che sarebbe «pronta anche a sostenere un investimento» assicura ancora Cirio. «Abbiamo già avuto rapporti e interlocuzioni importanti» rimarca.


Così gli oltre 100mila metri quadrati (tra spazi interni, esterni e Oval, che è già di proprietà del Comune) tornerebbero in mano al pubblico. Resta da capire cosa ne pensi Gl, il gruppo francese attualmente proprietario degli spazi dei padiglioni 1, 2 e 3 e affittuario dell’Oval. Nessun commento ufficiale da parte del gruppo. Solo l’apertura a mantenere vivo il dialogo con le istituzioni. Anche in caso di vendita dell’immobile (se il prezzo sarà congruo, si legge tra le righe). Due anni fa circa la proposta di Gl alla Regione era stata di 40 milioni di euro. All’epoca rigettata perchè giudicata troppo alta e non in linea con il valore dell’immobile sul mercato. Ma oggi le condizioni potrebbero essere diverse. Tanto più se si considera un impegno da parte di Cassa depositi e prestiti.

«Come Regione crediamo molto nella necessità di dotare Torino di un polo fieristico. Perché il turismo delle fiere e dei congressi è un asset importante, ma bisogna avere gli spazi» ha spiegato ancora Cirio, sottolineando la propria disponibilità «a sedermi intorno al tavolo con Camera di commercio e col Comune per valutare la possibilità di un acquisto di quelle aree». E ancora Cirio: «Come tutte le scelte strategiche, dobbiamo farle insieme e ho trovato una disponibilità e nelle prossime settimane e mesi potremmo lavorare a concretizzare questo percorso».

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