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ANIMALI
20 Ottobre 2024 - 21:00
La scienza, finalmente, ci dice ciò che tanti di noi, appassionati di cani, hanno sempre saputo: i nostri amici a quattro zampe non solo ascoltano, ma afferrano anche ciò che diciamo. Ebbene sì, uno studio recentissimo ha dimostrato che i cani non si limitano a riconoscere le parole; hanno addirittura una rappresentazione mentale degli oggetti a esse associati, proprio come noi. Ma il punto è: noi come comunichiamo con loro? E, soprattutto, quanto siamo disposti a mettere in discussione le nostre abitudini comunicative?
Chi vive con un cane sa bene che gli parliamo come se fossero piccole creature umane, utilizzando quel tono affettuoso che riserviamo ai bambini. Ma una ricerca condotta da un team di esperti delle Università di Ginevra, Parigi e Marsiglia ha messo in luce un aspetto cruciale: il ritmo e la velocità con cui ci rivolgiamo ai nostri cani possono davvero fare la differenza. Gli scienziati, insomma, hanno scoperto che i cani comprendono meglio quando parliamo lentamente. Sì, hai capito bene! Mentre noi parliamo a una velocità di circa quattro sillabe al secondo, i cani comunicano a circa due sillabe. Quindi, se vogliamo che Fido ci capisca, è tempo di rallentare.
Ma questa scoperta non è solo una questione di ritmo; è un vero e proprio invito a riflettere sul nostro modo di interagire con i cani. Spesso, entusiasti, ci troviamo a raccontare ogni piccolo dettaglio della nostra giornata, ma chiariamo: i cani non interpretano le parole come noi. Per loro, il mondo è un tripudio di segnali visivi e olfattivi, ecco perché, invece di sommergerli di chiacchiere, dovremmo semplificare la comunicazione, renderla più diretta e meno frenetica.
Quando parliamo lentamente, diamo ai nostri cani il tempo di comprendere e di elaborare le informazioni. Ma non è solo una questione di velocità; la coerenza è fondamentale. Utilizzare sempre le stesse parole per i comandi e mantenere un tono di voce uniforme aiuta Fido a associare il suono alla richiesta. Quindi, la prossima volta che ti rivolgi a lui, fai attenzione a come parli.
Inoltre, durante le lezioni di educazione cinofila, è comune vedere proprietari che parlano incessantemente ai loro cani mentre questi si concentrano su un’attività olfattiva. Ma Fido non ha bisogno di sentire la nostra voce tutto il tempo; ciò di cui ha davvero bisogno è che lo ascoltiamo, che rispettiamo il suo modo di comunicare.
In un mondo che ci spinge a correre, rallentare e prendere il tempo per comprendere il nostro cane può davvero fare la differenza. Questa è un’opportunità non solo per migliorare la relazione con il nostro amico peloso, ma anche per imparare a conoscere meglio noi stessi, l’arte di ascoltare. La comunicazione è un atto d’amore, e con i nostri animali quel amore si traduce anche in pazienza e rispetto per le loro esigenze. Quindi, rilassati, fai un respiro profondo e parla a Fido… a ritmo di coda!
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