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SANITA'

"La salute è un diritto di tutti"

Le priorità della lista di Guido Giustetto

"La salute è un diritto di tutti"

GUIDO GIUSTETTO

Da domani fino al 29 ottobre, i medici della provincia di Torino saranno chiamati a votare per rinnovare gli organi dell’Ordine per il quadriennio 2025-2028. Tra i candidati, Guido Giustetto, attuale presidente dell’Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino e medico di famiglia, lancia la sua candidatura con toni forti e un’agenda chiara.
“La situazione del Servizio Sanitario Nazionale è grave. Liste d’attesa infinite e una carenza cronica di risorse: è un dramma attuale come mai prima,” afferma Giustetto. “Tanti giovani, dopo la laurea, preferiscono l’estero, mentre colleghi esperti scelgono il privato. E chi resta è sovraccarico, costretto a coprire anche l’operato di chi se n’è andato. Senza investimenti significativi, non si può pensare di andare avanti,” denuncia, evidenziando come il disagio economico non sia l’unico problema.


“Nel privato c’è più spazio per crescere senza le rigidità che il settore pubblico impone. È un modello che attira chi vuole fare carriera,” aggiunge. Con la sua lista, Medici insieme per il futuro, Giustetto si presenta con un gruppo variegato: “Metà di noi sono veterani, l’altra metà è composta da medici alla prima candidatura: ospedalieri, specialisti, dottorandi e specializzandi. Questa rappresentanza guarda al futuro della nostra professione.”
Tra i punti chiave della lista ci sono la qualità professionale e il supporto agli specializzandi per lavorare sul campo senza interrompere la formazione. “Vogliamo un Ordine che sia protagonista nelle decisioni di politica sanitaria della Regione Piemonte, soprattutto in vista del piano socio-sanitario del 2025.”

Per Giustetto, sanità e inclusione vanno di pari passo. “La sanità è un diritto universale e ha come base la solidarietà. So che queste idee possono non raccogliere consenso unanime, ma non intendo arretrare di un passo.”
La sua visione si estende a programmi di inclusione per immigrati, assistenza volontaria nei carceri e attenzione verso le categorie più fragili. Si pronuncia anche a favore del diritto all’eutanasia e della possibilità di crearsi una famiglia anche con la gestazione per altri. Non manca una critica verso l’attuale governo: “Il ministro Roccella parla di famiglie ‘sospette’. Nel 2009, Berlusconi provò a invitare i medici a denunciare i clandestini, ma l’intera comunità medica si ribellò. Per garantire una sanità per tutti, i medici devono essere messi nella condizione di lavorare bene.”

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