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SANITA'

Torino, neonato di 40 giorni salvato dalla cecità: intervento rivoluzionario alle Molinette

Prima operazione al mondo con tecnologia 3D su un neonato per curare cataratta congenita e gravi difetti oculari, evitando un destino di cecità

Torino, neonato di 40 giorni salvato dalla cecità: intervento rivoluzionario alle Molinette

Il piccolo Matteo con la mamma Carmen e il papà Antonio

Un intervento pionieristico ha salvato la vista a un neonato di appena 40 giorni all’Ospedale Molinette di Torino, aprendo nuove frontiere per la chirurgia oculistica infantile. Matteo, che alla nascita sembrava in perfetta salute, ha manifestato nei primi giorni di vita un riflesso bianco anomalo nella pupilla, individuato prontamente dall’équipe della dottoressa Caterina Carbonara presso la Neonatologia dell’ospedale Sant'Anna. La diagnosi precoce di leucocoria ha consentito un’azione tempestiva, indispensabile per evitare il rischio di una cecità definitiva.

La diagnosi ha rivelato una patologia complessa: cataratta congenita associata a una grave anomalia della parte posteriore dell’occhio, che impediva uno sviluppo normale dell’apparato visivo. Sotto la guida del professor Michele Reibaldi, e con il supporto del dottor Matteo Scaramuzzi, si è deciso di operare. Per la prima volta al mondo su un neonato di quell'età, è stata eseguita una vitrectomia bilaterale con rimozione della cataratta mediante un innovativo sistema di visualizzazione 3D. Questa tecnologia ha permesso una percezione della profondità finissima, necessaria per eseguire manovre delicate su un occhio di dimensioni minime, riducendo al massimo i rischi.

“Un intervento che è stato possibile grazie ai progressi che la tecnologia sta mettendo in campo: importantissimo il lavoro di rete che va a intercettare patologie come queste il prima possibile sui neonati” ha dichiarato Michele Reibaldi

MICHELE REIBALDI

Fondamentale è stato il supporto delle équipes di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Molinette, diretta dal dottor Roberto Balagna, e dell’Anestesia e Rianimazione pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, coordinata dalla dottoressa Simona Quaglia. Grazie alla loro esperienza, l’intervento si è svolto in modo impeccabile. Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute di Torino, ha commentato: “Questo intervento rappresenta un avanzamento della chirurgia oculistica e dimostra come l’innovazione tecnologica possa aprire nuove possibilità in casi un tempo ritenuti senza speranza.” I genitori del piccolo, Carmen e Antonio, ci tengono a sottolineare quanto siano grati ai medici che si sono presi cura di Matteo "Siamo molto frastornati, è un periodo particolare per la nostra famiglia, la nascita di Matteo ha coinciso con un lutto importante che ci ha colpiti. Sicuramente, dopo settimane pesanti, oggi siamo molto sollevati di sapere che nostro figlio starà bene" ha spiegato Carmen.

Per il piccolo paziente, è stato avviato un monitoraggio postoperatorio per verificare il recupero visivo. “La tempestività e l’esperienza degli specialisti hanno dato al neonato una possibilità reale di vedere il mondo,” ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi.

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