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IL DRAMMA

Valencia, la solidarietà dei torinesi e i racconti dei nostri concittadini in mezzo all'alluvione

Michele partirà con gli aiuti per le famiglie coinvolte nel dramma, Erika e Gianluca sono salvi ma completamente isolati

Valencia, la solidarietà dei torinesi e i racconti dei nostri concittadini in mezzo all'alluvione

Una pioggia torrenziale, mai vista prima, ha travolto la regione di Valencia in Spagna, causando oltre 150 morti, con il numero delle vittime purtroppo destinato a salire. Centinaia sono ancora i dispersi, mentre la città rimane isolata dal resto del Paese. Tra le iniziative di soccorso, un viaggio solidale organizzato dall’italiano Michele, che sta raccogliendo beni essenziali per le famiglie colpite.

La tempesta è arrivata con una violenza inaudita, scaricando su Valencia un’intera annualità di pioggia in meno di otto ore. Questo evento estremo, unito a un’allerta diramata troppo tardi, ha trasformato strade e abitazioni in trappole mortali, sommergendo intere aree della città e della periferia.

A raccontare l’angoscia di chi vive in una Valencia spettrale è la coppia di italiani Erika e Gianluca, che da sette anni risiedono nel cuore della città. “Siamo bloccati qui, al Mercato Centrale gli altoparlanti continuano a diffondere aggiornamenti sulle allerte. Volevamo trasferirci a nord per raggiungere i genitori di lei, ma proprio lì ora la situazione si sta aggravando.” La coppia esprime anche amarezza per la lentezza nelle comunicazioni: “Non capiamo perché non sia stata ordinata un’evacuazione preventiva. La Protezione Civile e il Comune si sono fatti sentire solo quando ormai l’acqua aveva già invaso le strade.”

Le infrastrutture della città sono praticamente inaccessibili: le autostrade e la linea ferroviaria per Madrid rimarranno fuori uso per almeno tre settimane, bloccando Valencia in un isolamento quasi completo. A soli cinque chilometri dal centro, la situazione appare drammatica: “A 5km dal centro città è l’inferno” riferiscono dal ristorante La Trattoria Piemontese.

In questo scenario disperato, Michele, un italiano di 38 anni, ha deciso di organizzare un viaggio solidale proprio a Valencia. “Vorrei raccogliere abiti caldi, cibo e tutto ciò che può aiutare chi ne ha bisogno. Ho pensato che potevo essere lì anche io, mi trovavo a Valencia con il mio furgone, ma sono partito per l'Italia appena un’ora prima dell’alluvione.”

Michele ha lanciato un appello sui social e si è rivolto alle pagine del nostro giornale per invitare chiunque voglia contribuire a mettersi in contatto con lui. “La partenza è prevista per il 7 novembre”, ha dichiarato. Chiunque desideri aiutare può inviare un messaggio alla nostra redazione: sarà messo in contatto con Michele per dare il proprio supporto.

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