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La denuncia

Stendini, vestiti e persino un falò per riscaldarsi: il caso del clochard che chiama casa un giardino

Situazione fuori controllo al Peppino Impastato, nonostante i continui interventi della polizia

Le panchine del giardinetto diventano casa per chi ha perso tutto

Le panchine del giardinetto diventano casa per chi ha perso tutto

Non ci sono solo le bottiglie di birra abbandonate vicino all’area giochi a indispettire i residenti di Barriera di Milano. Da qualche giorno il giardino dedicato a Peppino Impastato, a due passi dal trincerone ferroviario abbandonato, è tornato ad essere un grande dormitorio a cielo aperto, hotel della disperazione per chiunque non abbia un tetto sopra la testa.

Lo dimostrano le foto scattate nelle ultime ore dai cittadini, tornati a essere detective per il bene del loro quartiere. "E' una situazione surreale - racconta Enzo Robella del comitato spontaneo di zona -. La sera accendono anche grandi falò per scaldarsi. Ma dove andremo a finire se nessuno interviene?".

C’è chi dorme dietro le aiuole, chi trova comodo riparo sui prati e chi si deve accontentare delle panchine.  "La polizia lo porta via - racconta l'Amica Reporter Loredana -, ma tanto lui torna e si riprende i suoi spazi. E' davvero una situazione molto complicata".

E poi ci sono gli spacciatori. I venditori, solitamente dei ragazzi, si nascondono nei giardini, magari al calar del sole quando in giro non ci sono molti curiosi e nessuno che possa dir loro qualcosa. Ma non è difficile vederne qualcuno anche al mattino. 

«Un giardino intitolato al simbolo dell’antimafia è totalmente in mano al degrado - così il consigliere comunale di Fi, Domenico Garcea -. È inammissibile che si assista a un tale segnale di grave disattenzione da parte dell’amministrazione comunale». Dopo l’investimento economico effettuato per riqualificare l’area, la situazione è di nuovo peggiorata.

«La Circoscrizione ha segnalato più volte - così la coordinatrice all’Ambiente, Giulia Zaccaro -, chiamando le forze dell’ordine e gli enti preposti per la pulizia e lo sgombero dell’area, ed anche tramite documenti politici. Auspichiamo in un intervento muscolare da parte del Comune».

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