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Il caso

Eliminare le barriere architettoniche per ora resta un sogno: «Servono anni»

Promesse in sospeso: l'accessibilità a tutto tondo deve ancora attendere la conclusione della stesura del Piano

Barriere Architettoniche: Il Dibattito sull'Inclusività a San Pietro

Un piano per eliminare le barriere architettoniche della città e garantire a tutti i suoi abitanti di attraversarla agevolmente. Il Peba, la tanto attesa "sanatoria" agli inadempimenti in termini di accessibilità urbanistica che l’Amministrazione si porta dietro dagli anni ‘80, stenta ancora a decollare. Lo dimostrano le date piuttosto incerte comunicate dall’assessore alla Manutenzione viabilità Francesco Tresso.

L'assessore comunale alla Manutenzione viabilità Francesco Tresso

Dalle ultime dichiarazioni dello scorso marzo, infatti, in cui si preannunciava la conclusione della stesura del Piano entro fine anno, nella penultima riunione di Seconda e Quarta commissione di qualche settimana fa, Tresso si guarda bene dal fare promesse. «Si tratta di un intervento titanico, di diverse legislature. Abbiamo definito un percorso e un programma con il Politecnico per individuare priorità e allocare risorse, ma in prospettiva di qualche anno», spiega l’assessore.

La scalinata che collega via Cena e via Scotellaro, Rebaudengo

Non accontentabili, quindi, almeno per il momento, le richieste dei cittadini che, in particolare nel caso di via Cena, via Campobasso e via Scotellaro, in zona Rebaudengo, hanno già segnalato tramite petizione le grosse difficoltà nella mobilità: «ci hanno risposto che mancano fondi. Dovrebbe esserci attenzione soprattutto nelle zone ad alta presenza di anziani come la nostra», replica il primo firmatario della petizione Pasquale Ricucci.

«Qui la proprietà è in parte di Atc, in parte riscattata da privati, ma siamo disposti ad intervenire dialogando con le parti coinvolte», conclude Tresso.

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