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Economia & Territorio

L'altro volto del Black Friday: ogni anno Torino perde 200 negozi

La presidente di Ascom: "Chiediamo di coinvolgere le associazioni di categoria in un percorso di costruzione di una vera politica commerciale"

Black Friday e la crisi del commercio locale: ogni anno a Torino chiudono 200 attività

Il Black Friday è arrivato, portando con sé un’ondata di mega sconti che spaziano dai prodotti tecnologici all’abbigliamento. Ma se da una parte i consumatori sono entusiasti, dall’altra le piccole attività commerciali di Torino faticano a sopravvivere. Dal 2012 a oggi, infatti, sono scomparse quasi 2.500 attività commerciali in città, segnando un 12% di chiusure nel settore del commercio al dettaglio, bar, ristoranti e alberghi.

Un dato allarmante che solleva interrogativi sul futuro del commercio torinese e sulle sue implicazioni sociali ed economiche. "Assistiamo a una progressiva desertificazione commerciale in diverse zone della città", afferma Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia. E le ragioni sono chiare: la concorrenza sleale dei centri commerciali e dell'e-commerce, i costi insostenibili e il calo dei consumi stanno mettendo in ginocchio le piccole e medie imprese.

Il fenomeno della desertificazione commerciale non è nuovo, ma sembra aver preso una piega irreversibile negli ultimi anni. A livello nazionale, il rapporto "Demografia d'impresa nelle città italiane", realizzato dall'Ufficio Studi di Confcommercio, registra 111.000 chiusure di attività, molte delle quali non sono mai state sostituite. Questo scenario riguarda non solo Torino, ma l'intero paese, e le piccole realtà commerciali si trovano a dover fronteggiare un sistema fiscale penalizzante, che di fatto favorisce le grandi catene e i colossi dell’e-commerce.

Se il commercio al dettaglio ha subito i danni maggiori con ben 2.269 chiusure, il settore della ristorazione ha registrato una sorta di risveglio. Se da un lato gli alberghi e i bar hanno perso rispettivamente 67 e 635 imprese, dall’altro i ristoranti sono cresciuti con un saldo positivo di 370 attività, dimostrando che, nonostante la crisi, il settore gastronomico sta trovando la sua strada.

Con l’arrivo del Black Friday, che spinge i consumatori a fare acquisti a basso costo online, la preoccupazione per il futuro delle attività locali cresce. "In sinergia con le associazioni di categoria il Comune sta portando avanti politiche attive in favore dei negozi di vicinato e imprese locali. Non solo in centro città ma anche nelle periferie. Valorizzare e proteggere la nostra economia di prossimità è  la nostra priorità" precisa l'assessore  comunale al Commercio, Paolo Chiavarino "Torino ha peculiarità uniche in Italia: 12 chilometri di portici con 1000 negozi. Abbiamo 42 aree mercatali. Ben venga il Black Friday, ma invito i torinesi a cercare anche tra le nostre botteghe: troveranno non solo saldi, ma diversi prodotti eccellenti" conclude Chiavarino.

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