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In Sala Rossa

Sicurezza e rinascita: stop alle utenze irregolari nello stabile di corso Regina Margherita

Servizi sociali, forze dell’ordine e prefettura: un piano integrato per riportare sicurezza nello stabile

In corso Regina 162 le cantine sono inagibili e ora manca anche il gas

In corso Regina 162 le cantine sono inagibili e ora manca anche il gas

Anche il Comune di Torino prova a invertire la rotta per lo stabile di corso Regina Margherita 162, detto “il palazzo dello spaccio”. E conosciuto per i problemi di sicurezza, come aggressioni, spaccio, occupazioni e furti di energia elettrica.

Dopo l'incendio del 1 novembre, che si è sviluppato nelle cantine dello stabile, il Comune ha adottato diverse misure, tra cui la sospensione delle utenze di energia elettrica e gas, per tutto il condominio.

Inoltre, è stato intimato alla proprietà l'intervento per la messa a norma degli impianti del gas ed elettrici nell'intero fabbricato. Le nuova distribuzione delle utenze verrà autorizzata solo per gli inquilini che risulteranno regolari e che supereranno il collaudo di Italgas.

Sono cinque, attualmente, i nuclei familiari seguiti dai servizi sociali, 27 sono, invece, i nuclei che non hanno interventi da più di due anni e tre i nuclei familiari che da oltre sei mesi non hanno rapporti con i servizi sociali.

Questa la risposta dell'assessore comunale Marco Porcedda all'interpellanza portata in consiglio comunale, lunedì 25 novembre, dalla consigliera Federica Scanderebech.

Preoccupata per il futuro dell’immobile. «L’amministrazione comunale deve diventare regista di un intervento che coniughi legalità, sicurezza e riqualificazione - così Scanderebech -. Serve un progetto a lungo termine, con un vero piano integrato, che coinvolga Comune, prefettura, forze dell’ordine e servizi sociali per combattere la criminalità organizzata, sostenere i residenti vulnerabili e trasformare il “palazzo dello spaccio” in un esempio di rinascita urbana».

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