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Lo sciopero in città

Torino, in migliaia al corteo di sindacati e studenti (ma ci sono anche i Pro-Pal)

La grande manifestazione oggi in piazza XVIII Dicembre. Uova e fumogeni contro i carabinieri davanti alla prefettura

Torino, in migliaia al corteo di sindacati e studenti (ma ci sono anche i Pro-Pal)

Torino, in migliaia al corteo di sindacati e studenti (ma ci sono anche i Pro-Pal)

In migliaia tra sindacati (ci sono CGIL e UIL, ma non la CISL) e studenti, ma è numerosa la presenza dei "soliti" Pro-Pal, con bandiere e striscioni, alla manifestazione per lo sciopero generale partito questa mattina, venerdì 29 novembre, da piazza XVIII Dicembre a Torino. Alcune centinaia di cosiddetti "attivisti" si sono posizionati in fondo al corteo di fronte all'ex Porta Susa.

Nel frattempo, dal Campus universitario Einaudi sono partiti in circa 150 per raggiungere piazza Castello e unirsi alla manifestazione che arriverà proprio nel cuore di Torino. Continua poi il blocco davanti al Campus, con i Pro-Pal che impediscono l'entrata a docenti e studenti. Da Torino a Milano, ecco che questi si alleano con i loro "colleghi" milanesi e spunta, in piazza XVIII Dicembre, un cartello di solidarietà per Ramy Elgaml, il 19enne morto nel capoluogo lombardo dopo un rocambolesco inseguimento con i carabinieri.

“Una grande giornata di sciopero, abbiamo risultati molto positivi dai luoghi di lavoro. Torino e il Piemonte non accettano che il governo cancelli il lavoro, non accettano che si continui solo con il lavoro precario. Vogliamo gli aumenti salariali per i lavoratori: ne hanno diritto visto che pagano il 90% dell’Irpef insieme ai pensionati. Le iniziative continueranno, ora rinnoviamo i contratti e contrastiamo la precarietà, anche con i referendum che ci saranno” dichiara Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte.

"Lo sciopero di oggi ha l'obiettivo di cambiare la manovra di bilancio che non ci soddisfa. Servono risposte - afferma Gianni Cortese, Uil - in ordine all'aumento dei salari, con un'inflazione che in due anni e mezzo ha raggiunto il 17%. Serve un intervento sulle pensioni e non i miseri 3 euro che rappresentano un oltraggio alla categoria, c'è da finanziare la sanità con percentuali superiori al 6,2% del Pil, ben lontane dal 10% investito in media dagli altri paesi europei".

 

Intorno a mezzogiorno, i collettivi universitari e i Pro-Pal hanno lanciato uova e fumogeni contro i carabinieri davanti alla prefettura. Sempre in segno di solidarietà per il 19enne Ramy, morto a Milano mente veniva appunto inseguito dai carabinieri.

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