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La crisi dell'ex Fiat

Tavares, il governatore Cirio: "Forse non è un male. Ma ora si pensi a Torino e l'Italia"

Le reazioni politiche all'indomani delle dimissioni del ceo di Stellantis. Il Parlamento: "Ora Elkann venga qui"

«I cambiamenti non sempre sono negativi», le prime dichiarazioni di Cirio sulle dimissioni Stellantis

All'indomani di quelle che potremmo già definire le dimissioni dell'anno, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio prova a rassicurare sul futuro dell'automotive a Torino e sull'addio anticipato del CEO Stellantis Carlos Tavares (inizialmente annunciato per la fine del 2025). «I cambiamenti non sono necessariamente negativi», ha commentato in occasione dell'evento pubblico di questa mattina nel palazzo della Regione. 

Carlos Tavares, ex CEO Stellantis

«Abbiamo degli impegni ben precisi che si chiamano "secondo modello in Italia entro gennaio del 2026". Ci impegneremo e monitoreremo affinchè la nuova governance pensi più all'Italia di quando non abbia fatto Tavares», continua rispondendo alle tante domande emerse in occasione della presentazione del prossimo evento ciclistico con prima tappa Torino: la Vuelta spagnola, che il prossimo anno partirà da Venaria Reale. «Con John Elkann non abbiamo ancora parlato», ammette ancora Cirio. Lasciando prefigurare però l'intenzione di continuare a tenere sull'ex Fiat e sui suoi impegni nei confronti del Piemonte e dell'Italia riflettori accesissimi.

Per il sindaco Stefano Lo Russo «Si apre una nuova fase che vedrà le istituzioni, il Comune innanzitutto, attento osservatore delle dinamiche rispetto al piano industriale. Le rassicurazioni che sono arrivate dagli azionisti vanno nell'ottica di una continuità rispetto agli investimenti, ma è chiaro che gli elementi centrali, per quanto riguarda questo territorio, continuano a essere i livelli occupazionali e quelli relativi ai modelli che, Mirafiori soprattutto, deve implementare. Siamo fortemente convinti che Torino debba giocare un ruolo di ancora maggior protagonismo nelle strategie del gruppo Stellantis -ed è con questo spirito che affrontiamo questa fase e saranno questi gli argomenti che porteremo al tavolo di confronto che col nuovo amministratore delegato, quando verrà individuato, verrà aperto con le istituzioni del territorio, cercando di mettere d'avanti gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori».

Da tutto il mondo politico però quella che arriva è la richiesta di una nuova audizione di John Elkann (che ha rifiutato la prima) davanti alle commissioni parlamentari. La richiesta ufficiale è arrivata da Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive della Camera. «Credo - ha detto - che sia assolutamente necessaria e credo che la richiesta possa essere accettata visto il cambiamento nel Consiglio di amministrazione di Stellantis. È un momento difficile per l’automotive».

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