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Letto per Voi

"Il matrimonio", il nuovo thriller dall'autore di "Teddy"

Certi segreti sono come ragnetti neri, vischiosi, insidiosi e soprattutto letali

"Il matrimonio", il nuovo thriller dall'autore di "Teddy"

I segreti sono come i ragni neri: all’inizio passano inosservati, possono essere allucinazioni del cuore, ombre al margine del campo visivo – non fai in tempo a voltarti che sono già sparite, forse non ci sono mai state. Quando si accumulano, però, formano una massa pelosa, vischiosa, invadono ogni spazio con le loro zampette pungenti, le tele che coprono ogni angolo e plasmano una realtà parallela, ovattata, inconsistente. Quando si prova a schiacciarli, gli aracnidi o i pensieri occulti, vien fuori un odore tremendo e le pareti ne conservano i segni, come una colpa.

Frank Szatowski, voce narrante del nuovo pageturner di Jason Rekulak, Il matrimonio (Giunti Editore, 19,90 euro, ebook 13,99 euro, traduzione di Rachele Salerno), sarà mosca o serpente? Preda o, suo malgrado, minaccia?

Un matrimonio lussuoso, la promessa di una vita da sogno per la sua unica, amatissima figlia, la possibilità di appianare gli errori del passato, l’ingresso in una famiglia potente e fin troppo affabile: cosa potrebbe andare storto? Tutto, naturalmente. E in modo assolutamente imprevedibile, come è nello stile del romanziere, che incastona indizi ambigui, scoperte stravolgenti, colpi di scena e momenti di luce in una struttura possente, consolidata, originale.

Un campo estivo trasformato in resort (e forse in luogo del delitto), quasi sospeso nel tempo e nello spazio, un concetto di privacy fin troppo preciso, un costante senso di pericolo e alienazione, un futuro genero sfuggente, regali, promozioni e privilegi che profumano di ricatto: troppo perché il nostro Frankie, reduce della Guerra del Golfo e membro del Circle of Honor di UPS (“un gruppo d’élite di autisti che hanno lavorato almeno venticinque anni senza mai fare un incidente”), non senta trillare i campanelli d’allarme.

Cosa significa essere genitori e figli? Fino a che punto siamo disposti a chiudere gli occhi e quanto possiamo sacrificare, manipolare, riscrivere in nome dell’amore? Come può la ricchezza giocare con la giustizia?

C’è molto in questo thriller, alla faccia di chi crede che un genere così “connotato” non possa parlare anche d’altro, di dinamiche di potere, trappole dell’affetto, narcisismo e legami al di là del sangue. Ma Rekulak, che tra le altre cose è stato anche l’editore di Grady Hendrix, lo sa benissimo e lo mette in pratica con la consueta maestria, garantendo un’esperienza al cardiopalma. Puro, nutriente godimento.

Sarà un memorabile, esplosivo fine settimana: drink in una mano, libro nell’altra e mettiamoci comodi. Ma non troppo.

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