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In auto

Caro Vasco, non minimizziamo le nuove norme introdotte nel Codice della strada

Alcune riflessioni sui commenti del rocker alle regole appena divulgate

Vasco Rossi

Vasco Rossi

Perdere la vita o rimanere seriamente infortunato, in un incidente d’auto, è di destra o di sinistra? Il codice della strada si occupa della questione (dx/sx) solo in merito alle precedenze.

Chiaro che quando sei un cantante che ha pazientemente costruito il suo profilo pretendendo la spericolatezza come orizzonte di vita, sussista una certa riluttanza alla prudenza, ancorché poi sanzionata.

Perché è, questo sì pericoloso, minimizzare o fare del terrorismo in merito alle nuove norme introdotte nel Codice della strada? Perché si inietta il concetto che è lecito fottersene delle regole. Il messaggio è devastante se proviene da chi, in forza del proprio “potere carismatico” riempie gli stadi con i suoi concerti e di conseguenza esercita un “allure” nel proprio “bacino di riferimento”. Ma allora, proprio in forza di questo, perché non premettere (o ricordare) che se guidi da sballato è sbagliato? Troppo difficile? Sarebbe venuta meno la tua immagine “trasgressiva”? O è più facile “buttarla in caciara” soffermandosi solo sull’aspetto sanzionatorio?

C’è un limite all’esercizio della critica? Affatto, le dichiarazioni di Vasco Rossi sono su tutti i giornali, ma nessuno, o in pochi, hanno chiosato che si, ok, sta bene sollevare osservazioni verso l’operato del governo, ma evitare morti e ribadire il concetto che mettersi al volante da “sballato” non è tenere in mano una consolle di un videogioco, non sono esattamente la stessa cosa.

Potrebbero anche averle scritte Mengele o Pol Pot, le nuove norme ribadiscono (sicuramente male, se non supportate magari anche da una robusta campagna di educazione stradale già dalle scuole) che la strada non è un gioco, e che se hai tutto il diritto di sfondarti come meglio credi (alcol, droghe...fai tu) non è il caso che in forza di questo, risultando alterate le tue capacità di controllo, poi ti metta anche alla guida correndo il concreto rischio di procurare danni, in primis a te stesso e di riflesso ad altri.

Ma è più facile additare al pubblico ludibrio il “Salvini di turno”, piuttosto che cogliere l’intento dei nuovi provvedimenti.

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