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SANITA' E NOTIZIE
23 Dicembre 2024 - 17:00
FEDERICO RIBOLDI
Ogni giorno leggiamo delle interminabili liste d'attesa e delle difficoltà che affliggono la Sanità pubblica, ma ciò che sta accadendo in questi giorni all'ospedale Molinette di Torino sembra sintomo di un malessere profondo e persistente. Il caso di Simona Vlaic, una 52enne recentemente trapiantata di fegato, ne è un esempio emblematico. Simona, che ha da poco affrontato il delicato intervento di trapianto, ha dovuto fare i conti con un'ulteriore serie di disagi. Dopo un ricovero d'urgenza per un picco di potassio, seguito da una breve dimissione, ha dovuto tornare in ospedale a causa di dolori addominali lancinanti. La diagnosi di stasi intestinale, purtroppo, non ha portato alcun miglioramento, e i sintomi sono tornati, costringendola a un nuovo ricovero. «Mi sento abbandonata, ho il terrore di prendermi qualcosa e di morire qui», racconta.
E migliaia di pazienti si ritrovano in situazioni simili. Nonostante le difficoltà, c’è però chi, come l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, promette di agire per cambiare lo stato delle cose. A poche ore dalla nomina di nuovi commissari e direttori generali per le aziende sanitarie regionali, Riboldi ha annunciato una vera e propria “rivoluzione” per il sistema sanitario piemontese. Il progetto principale riguarda la creazione di una "control room" al 24esimo piano del Grattacielo della Regione Piemonte, che monitorerà in tempo reale i flussi e i dati relativi agli ospedali e ai presidi sanitari. «Vedere gli andamenti e i flussi in tempo reale, con dati chiari sulle attese riguardo l'emergenza-urgenza, è il primo passo per una maggiore efficienza», ha dichiarato Riboldi.
Ma la rivoluzione promessa da Riboldi non si ferma qui. Le difficoltà della Sanità nazionale sono sotto gli occhi di tutti, con una percentuale di cittadini che rinunciano alle cure, compresa tra l'8 e il 12%. «Questo non potrà più accadere». Inoltre, Riboldi ha delineato le sue priorità per il prossimo anno: abbattere i costi improduttivi e investire al meglio i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per rinnovare le strutture sanitarie regionali. Tra le sfide più delicate c'è quella legata alla Città della Salute di Torino, una struttura che, dopo le recenti vicende giudiziarie, ha bisogno di un rinnovamento profondo. A tal proposito, la nomina di Thomas Schael come commissario della Città della Salute di Torino ha suscitato qualche polemica. Tuttavia, Riboldi ha difeso la scelta, ritenendola necessaria per risollevare un'azienda sanitaria in gravi difficoltà. «Abbiamo bisogno di persone con esperienza e coraggio per rilanciare una realtà che ha attraversato momenti complicati», ha spiegato.
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