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08 Gennaio 2025 - 14:57
Dal 2025, le bottiglie di plastica non saranno più come le conosciamo oggi. Un cambiamento che riguarda non solo l’aspetto estetico, ma anche l’ambiente e le politiche europee. Il motivo? Una direttiva dell'Unione Europea, la 2019/904, che impone a tutte le bottiglie monouso di contenere almeno il 25% di plastica riciclata. Questa nuova legge, entrata in vigore il 1° gennaio 2025, è un passo importante per ridurre l’impatto ambientale della plastica, uno dei materiali più problematici per il nostro pianeta.
La direttiva europea ha l'obiettivo di ridurre i rifiuti di plastica e promuovere il riciclo, spingendo le aziende a utilizzare materiali riciclati nella produzione di bottiglie per bevande. A partire dal 2030, l’obiettivo diventerà ancora più ambizioso, con la necessità di portare la plastica riciclata nelle bottiglie almeno al 30%. Un traguardo che, secondo le stime, dovrebbe ridurre significativamente la produzione di nuovi rifiuti di plastica.
Per i consumatori, questo cambiamento sarà visibile soprattutto nel colore delle bottiglie. Le bottiglie fatte con plastica riciclata tendono ad avere una tonalità più scura, che può sembrare giallastra rispetto alla plastica nuova. Non si tratta di un errore di produzione, ma di una caratteristica naturale del materiale riciclato. L'uso di plastica riciclata comporta infatti delle differenze estetiche rispetto alla plastica vergine, ma queste imperfezioni sono il segno di un passaggio importante: il riciclo.
Il cambiamento non è solo teorico. In Italia, ad esempio, ogni anno vengono prodotte circa 13 miliardi di bottiglie di plastica monouso, un numero impressionante che ha un impatto ambientale enorme. Con l’obbligo di riciclare almeno il 25% della plastica nelle bottiglie, la speranza è che, a lungo termine, si riduca l’uso della plastica vergine e si dia una seconda vita a quella già esistente.
Le aziende produttrici di bottiglie si stanno già preparando per rispettare le nuove normative. Le grandi imprese, in particolare, sono al lavoro per adeguare i propri impianti e garantire che le bottiglie immesse sul mercato rispettino le percentuali minime di plastica riciclata. Alcune aziende hanno già cominciato a utilizzare una quantità significativa di plastica riciclata, come accade in Norvegia, dove alcune compagnie arrivano ad usare anche l’80% di plastica riciclata nelle loro bottiglie. L’Europa guarda a questi modelli come esempi virtuosi da seguire.
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