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Mirafiori, arriva una nuova biblioteca: il quartiere esulta dopo 7 anni

Nel 2018 aveva chiuso, tra le proteste, il punto lettura presso l'istituto Primo Levi di corso Unione Sovietica

Mirafiori Sud torna ad avere una biblioteca

Mirafiori Sud torna ad avere una biblioteca

Mirafiori Sud riavrà una biblioteca civica, dopo sette anni. Era infatti il 2018 quando, in corso Unione Sovietica, venivano chiusi gli spazi per la lettura all’interno dell’istituto Primo Levi, che li aveva ospitati per circa vent’anni. Una chiusura che aveva scatenato la protesta dei residenti del quartiere Mirafiori Sud, che avevano raccolto tantissime firme e organizzato anche un sit-in di protesta. Ma adesso, il quartiere di periferia avrà di nuovo un punto scambio libri. Che verrà ospitato presso i locali di via Negarville 30/8, dove c'era una scuola materna poi chiusa prima del Covid, e sarà gestito dal Comune tramite il servizio delle Biblioteche civiche.

Il progetto è stato illustrato dalla vicesindaca Michela Favaro e dall’assessora alla Cultura, Rosanna Purchia, durante una commissione che si è svolta in Circoscrizione 2, convocata dal presidente Luca Rolandi e dai coordinatori Federico Raia e Anastasia Rita Guarna. Per quanto riguarda le tempistiche, i lavori nei locali di via Negarville sono già partiti e dovrebbero terminare tra un mese circa. Dopodiché, a marzo cominceranno gli allestimenti di quella che sarà la nuova biblioteca. «Avremo tre aree, una dedicata alle letture per gli adulti, una seconda per i bambini e una terza in cui leggere i quotidiani», ha spiegato Federico Raia, coordinatore alla Due.

Dunque il quartiere può esultare, dopo tante vicissitudini: nell’estate 2018 la biblioteca civica Mirafiori, al Primo Levi, aveva chiuso perché l’istituto aveva raddoppiato la sua popolazione studentesca anche per via dell’introduzione di un nuovo indirizzo di studi, il liceo sportivo. Non erano bastate le centinaia di firme raccolte dai residenti del quartiere, che non si erano accontentati dell’ampliamento della Cesare Pavese di via Candiolo e dell’arrivo del Bibliobus, la biblioteca viaggiante. «Gli spazi di via Negarville - continua ancora il coordinatore Raia - erano sottoutilizzati e ora rinasceranno. L’auspicio è di creare, anche con la collaborazione delle associazioni del territorio, un polo culturale in via Negarville».

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